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Domenica, 2 Aprile 2023
Raid vandalici

Il centro storico è in "mano" ai vandali, troppi i raid: la Prefettura pensa al "Controllo di vicinato"

Maria Rita Cocciufa ha illustrato al sindaco Franco Micciché una bozza di protocollo d'intesa che servirà all’attività di prevenzione e controllo del territorio, ad accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle problematiche e il livello di protezione dei beni con piccole cautele e misure di difesa passiva, nonché a promuovere la sicurezza partecipata attraverso la reciproca attenzione e il vicinato solidale

Troppi atti vandalici. Un centro storico, quello di Agrigento, che, purtroppo, è in "mano" - e lo hanno dimostrato i ripetuti raid registratisi negli ultimi fine settimana - ad un pugno di sciacalli. La Prefettura di Agrigento, durante un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha deciso: si passa ai cosiddetti "controlli di vicinato". E la bozza di protocollo d'intesa è stata illustrata proprio dal prefetto Maria Rita Cocciufa al sindaco di Agrigento Franco Micciché. Un protocollo che verrà siglato con i responsabili provinciali delle forze dell'ordine. 

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"Con il protocollo, strumento pattizio di sicurezza partecipata già adottato in varie realtà territoriali, si intende stimolare - è stato spiegato dalla Prefettura - il coinvolgimento della cittadinanza o, facendo leva sul senso civico, almeno di fasce di società civile, nella tutela della sicurezza intesa come bene comune attraverso il rafforzamento della collaborazione tra Prefettura, forze di polizia territoriali, Comune capoluogo e società civile nell’azione di contrasto alla criminalità diffusa. I principali obiettivi sono: contribuire all’attività di prevenzione e controllo del territorio; accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle problematiche del territorio e il livello di protezione dei propri beni con piccole cautele e misure di difesa passiva; promuovere la sicurezza partecipata attraverso la reciproca attenzione e il vicinato solidale; favorire la coesione sociale".

Se fino ad ora, poche e rare sono state le segnalazioni degli agrigentini che però poi hanno protestato sui social per l'allarme sociale provocato dai vandali, con il protocollo verrà formata una rete di gruppi di controllo del vicinato. Saranno dunque gli stessi agrigentini che svolgeranno attività di osservazione, soprattutto nelle contrade esterne e nelle zone maggiormente esposte,  avendo cura di segnalare alle forze dell’ordine ovvero alla polizia locale ogni fatto o circostanza sospetta nella propria zona di residenza, che possa avere riflessi sulla sicurezza pubblica, sul decoro urbano e su fenomeni di disagio sociale.

"Il modello che si intende delineare vuole costituire una  strategia di intervento, innovativa per il territorio agrigentino, che recependo le istanze della cittadinanza ne intende cogliere i segnali positivi di volontà di partecipazione veicolandole in un'ottica di sicurezza integrata ed  indirizzandole in un  percorso di legalità diffusa - sottolineano dalla Prefettura  - . Tale attività potrà essere utile anche ad incrementare il patrimonio di conoscenza delle forze di polizia statali e locale, attraverso il contributo di notizie che potrà essere fornito, nel rispetto di procedure,  competenze, responsabilità e ruoli, dai cittadini attivi".

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L’amministrazione comunale di Agrigento procederà ad una dettagliata "mappatura" dei siti (quartieri, luoghi pubblici, immobili, etc.), dove sono presenti particolari situazioni di degrado e di disagio sociale che risultino comunque in stato di abbandono e di incuria al fine di sviluppare mirate pianificazioni, e ad individuare i gruppi aderenti ed i relativi coordinatori. Sempre il Comune provvederà ad avviare progetti per implementare gli impianti di videosorveglianza  nelle aree individuate, d'intesa con le forze di polizia, e promuoverà campagne di sensibilizzazione dei cittadini, che saranno invitati a fornire il loro contributo con l'attuazione del progetto "Controllo di vicinato".

La Prefettura curerà il coordinamento generale dell’iniziativa promuovendo un’adeguata formazione ai coordinatori dei gruppi di vicinato sul territorio, convocando le riunioni di coordinamento delle forze dell’ordine per monitorare lo stato di attuazione del progetto e valutare l’adozione di eventuali modifiche. La proposta, avanzata durante il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha riscontrato l’interesse di tutti i partecipanti che, condividendone finalità ed impostazione, hanno assicurato la massima disponibilità a proseguire nell’iter per la stipula e la successiva attuazione.

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