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Cattiva depurazione e sversamenti illegali: alti livelli di inquinamento alla foce di tre fiumi

Daniele Gucciardo: "Servono gli impianti ed al contempo bisogna mettere in campo un efficace  contrasto per tutte quelle situazioni di illegalità che inevitabilmente originano rischi"

Cattiva depurazione e sversamenti illegali. Dai 3 campionamenti - effettuati da Legambiente a Sciacca, Licata e Palma di Montechiaro -  emerge una fotografia preoccupante: livelli alti di inquinamento che dai corsi d’acqua sfocia in mare.

"Non si può continuare a tergiversare sul versante della corretta depurazione, servono gli impianti ed al contempo bisogna mettere in campo un efficace  contrasto per tutte quelle situazioni di illegalità che inevitabilmente originano inquinamento” - ha scritto Daniele Gucciardo, presidente del circolo Rabat di Agrigento - . 

Sono sconfortanti ed oltremodo preoccupanti i risultati scaturiti dai prelievi e dalle conseguenti analisi dei campioni effettuate in provincia di Agrigento nell’ambito della storica campagna “Goletta Verde” di Legambiente. Quest’anno, infatti, ben 3 campionamenti su 3 sono risultati fortemente inquinati, con livelli di Escherichia-coli e di Enterococchi intestinali che superano, anche di molto, i parametri stabiliti per legge. Il che sostanzialmente vuol dire che gli anni passano, le denunce sullo stato di salute dei fiumi e del mare si affastellano ma, anziché riscontrare segnali di miglioramento, la situazione peggiora sia per ciò che concerne il servizio di depurazione che per quanto afferente il contrasto all’inquinamento dei corsi d’acqua causato dagli scarichi abusivi.

sversamenti Licata legambiente-2

In provincia di Agrigento il team dei volontari del circolo Legambiente “Rabat” – coadiuvati dagli operatori e dai volontari del servizio civile universale delle riserve naturali “Grotta di Sant’Angelo Muxaro” e “Macalube di Aragona” gestite da Legambiente Sicilia – ha effettuato i prelievi a Sciacca, alla foce del torrente Cansalamone, a Licata, alla foce del fiume Salso, ed a Palma di Montechiaro, alla foce del fiume Palma: le analisi, affidate ad un laboratorio accreditato, hanno fatto emergere valori che classificano i tre punti in questione come “fortemente inquinati”, proprio in ragione del fatto che entrambi i parametri microbiologici indagati vanno al di là dei limiti di legge.

“La situazione di grave inquinamento riscontrata a valle del monitoraggio della Goletta Verde nei pressi di canali e foci certifica come l’emergenza depurazione nella nostra provincia, ma più in generale in Sicilia, sia ben lungi dall’essere affrontata e risolta nel senso richiesto dalle normative comunitarie e nazionali - afferma Daniele Gucciardo, presidente del circolo Rabat di Agrigento - . Quest’anno abbiamo scelto appositamente di tornare a monitorare, oltre al fiume Palma monitorato già lo scorso anno ed al torrente Cansalamone che è ospite fisso delle attività scientifiche della Goletta Verde e sempre con gli stessi pessimi risultati, anche la foce del Salso a Licata e l’abbiamo fatto per dimostrare che purtroppo, da est ad ovest della nostra linea di costa, i problemi sono gli stessi e che gli attori passati e presenti a cui tocca o toccherebbe recitare un copione diverso e funzionale a mutare registro in tema di depurazione e di contrasto all’illegalità rimangono invece fedeli al solito improduttivo e dannoso gioco delle parti, con gli impianti che non ci sono o che funzionano male e con le procedure d’infrazione e le relative sanzioni multimilionarie comminate dalla Comunità Europea spalmate sulle tasse dei contribuenti siciliani”.

sversamenti Sciacca legambiente-2

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