"Truffò clienti per centinaia di migliaia di euro", sequestrati beni a direttore delle Poste
Il gip fa requisire casa, auto e moto di Vincenzo Di Rosa, 56 anni, di Agrigento. Secondo l'accusa, con vari pretesti si sarebbe fatto consegnare libretti e conti per prelevare denaro
Di Rosa, in passato semplice postino e poi promosso improvvisamente direttore dell’ufficio di Castrofilippo, è accusato di svariate ipotesi di peculato e truffa. Innanzitutto, secondo l’accusa, si sarebbe appropriato di circa 51 mila euro di proprietà dell’ufficio – da qui scaturisce l’accusa di peculato – prelevandoli indebitamente dall’Atm e dalla cassa. Contestate, inoltre, svariate ipotesi di truffa. Nel marzo dell’anno scorso, ad esempio, avrebbe chiesto a un anziano cliente la consegna del libretto col pretesto di “calcolare gli interessi”: in realtà, sostiene l’accusa, ne avrebbe approfittato per prelevare 50 mila euro e incassare la polizza vita collegata al titolo finanziario.
Nei confronti di Di Rosa, difeso dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, era stata chiesta anche la misura cautelare della sospensione su cui il giudice non si è ancora pronunciato anche se, di fatto, essendo stato già rimosso non potrà avere effetti concreti.