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Cronaca Castrofilippo

Bastonate, colpi di carabina ad aria compressa e coltellate: due feriti, 57enne arrestato

Al trentaquattrenne, i medici dell'ospedale di Canicattì hanno diagnosticato lesioni guaribili in circa 12 giorni, mentre il cognato è rimasto - almeno inizialmente - in prognosi riservata ed è stato trasferito all'ospedale "Civico" di Palermo. Una coltellata gli ha reciso i tendini

Prima lo ha colpito con un bastone in testa e poi gli ha esploso contro un colpo con una carabina ad aria compressa, un’arma di libera vendita. Un colpo che ha raggiunto la vittima - un trentaduenne - al fianco sinistro. Ma si è scagliato anche contro un altro uomo di Castrofilippo, sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, che era intervenuto a difesa del cognato trentaduenne. E anche quest'ultimo è stato prima attinto al fianco destro da un colpo esploso sempre con la stessa carabina e poi è stato raggiunto, al volto e al braccio sinistro, da alcuni fendenti inferti con un coltello da macellaio lungo ben 48 centimetri che gli avrebbero reciso i tendini. I due feriti sono stati portati all'ospedale "Barone Lombardo" di Canicattì, mentre l'autore della doppia aggressione: G. R., di 57 anni, residente a Castrofilippo è stato arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri del paese che sono coordinati dal comando compagnia di Canicattì.

Scene da Far West quelle che, di fatto, si sono verificate all'alba di domenica a Castrofilippo e che hanno visto coinvolti alcuni appartenenti a "nomadi camminanti", tutti imparentati tra loro.

Al trentaquattrenne ferito, i medici dell'ospedale di Canicattì hanno diagnosticato lesioni guaribili in circa 12 giorni, mentre il cognato è rimasto - almeno inizialmente - in prognosi riservata ed è stato trasferito all'ospedale "Civico" di Palermo. Il cinquantasettenne è stato trovato in casa, esattamente dove – stando all’accusa - c'erano le armi utilizzate poco prima. Il coltellaccio, anora sporco di sangue, era nascosto sotto un armadio.  L'uomo, che di professione fa l'arrotino, è stato arrestato dai carabinieri del Nor della Compagnia di Canicattì e da quelli della Stazione di Canicattì in flagranza di reato ed è stato trasferito alla casa circondariale di Enna, a disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento. L'accusa per lui è di tentato omicidio pluriaggravato, per rispondere della quale il fermato comparirà nelle prossime ore davanti al Gip.

A monte di tanta furia omicida, pare, solo futili motivi.

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