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Venerdì, 19 Aprile 2024
Violenze domestiche / Casteltermini

"Scaraventa a terra la compagna incinta e la prende a calci e pugni": 42enne a giudizio

L'uomo è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate: le vessazioni sarebbero andate avanti per sette mesi

Calci, pugni, schiaffi e insulti alla compagna per sette mesi e durante il periodo di gravidanza. Un quarantaduenne di Casteltermini finisce a processo con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali aggravate.

Il gip, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Gianluca Caputo, ha disposto il giudizio immediato nei confronti dell'imputato. I fatti al centro del processo risalgono al periodo compreso dall'ottobre dell'anno scorso fino al maggio successivo. 

Il quarantenne, spesso in preda all'alcool, avrebbe denigrato, picchiato e sottoposto la compagna incinta a continue vessazioni. Nel "mirino" degli insulti sarebbe finito pure il nascituro definito più volte "bastardo". La donna sarebbe stata costretta, secondo l'accusa, a non uscire dalla propria abitazione rimanendo segregata.

Il 25 maggio dell'anno scorso l'episodio più grave: in seguito ad un litigio l'imputato avrebbe aggredito la moglie con calci e pugni e l'avrebbe afferrata per i capelli facendola finire a terra. Poi avrebbe cercato di scaraventarla dalle scale e si sarebbe fermato solo davanti all'implorazione della compagna che temeva di perdere il figlio.

Agghiacciante la reazione dell'uomo che avrebbe dato del "bastardo" al piccolo in grembo augurandole che, per questo, avrebbe potuto anche perderlo.

La donna, quindi, dopo questo episodio decise di denunciarlo e sporgere una querela allegendo i referti medici: dopo l'aggressione, infatti, fu medicata in ospedale dove le furono riscontrati un trauma cranico, dei graffi alla schiena e alcune algie ritenute guaribili in 15 giorni.

Concluse le indagini la procura ha chiesto, ottenendolo, di mandare il 42enne a processo senza passare neppure dall'udienza preliminare. La strategia processuale del difensore, l'avvocato Luigi Reale, è stata quella del dibattimento. La prima udienza del processo, davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, è stata fissata per il 15 novembre. La presunta vittima si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Teresa Alba Raguccia. 

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