Caso "Sea Watch3", i Pm negano il nulla osta per l'allontanamento di Carola Rackete
Il comandante della nave Ong tedesca dovrà restare in Italia almeno fino al 9 luglio, giorno dell'interrogatorio - già disposto dall'aggiunto Salvatore Vella - per l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il provvedimento dovrà essere convalidato dalla sezione specializzata del tribunale civile di Palermo
La Procura della Repubblica di Agrigento, con in testa il procuratore Luigi Patronaggio e l'aggiunto Salvatore Vella, hanno negato il nulla osta all'allontanamento del comandante della Sea Watch3, Carola Rackete. Dopo la firma, di ieri sera, del prefetto di Agrigento Dario Caputo è arrivato il "no" al nulla osta da parte della Procura. Carola Rackete dovrà restare in Italia almeno fino al 9 luglio, giorno dell'interrogatorio - già disposto dall'aggiunto Salvatore Vella - per l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Si tratta del primo fascicolo d'inchiesta aperto.
Il prefetto ha firmato: Carola Rackete allontanata dall'Italia
Il provvedimento di allontanamento - firmato, appunto, subito dopo che il giudice per le indagini preliminari non ha convalidato l'arresto ed ha rimesso in libertà l'indagata - dovrà essere convalidato dal tribunale civile, sezione specializzata, di Palermo.
Caso Sea Watch3, arresto non convalidato: il comandante Carola Rackete torna libera
Poco prima, il ministro dell'Interno Matteo Salvini era tornato a commentare il caso "Sea Watch3" e la non convalida dell'arresto di Carola Rackete. "C'è una giustizia che in queste ore ci deve spiegare se possiamo quantomeno mettere su un aereo direzione Berlino questa signorina o se la dobbiamo vedere fare shopping a Santa Margherita Ligure o a Portofino in attesa di attentare alla vita di altri finanzieri. È veramente una sentenza scandalosa".