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Cronaca

Caso Montante, Di Rosa: "Imbarazzante il silenzio della politica"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Complimenti alla squadra Mobile di Caltanissetta ed alla Procura della stessa città.
Tutti zitti davanti ai potenti (speriamo al più presto ex potenti) dell'inchiesta che vede Montante in galera. 
Tutti zitti come topi; 
tutti zitti e nessun indignato. 
Tutti zitti come se non fosse successo niente. 
Tutti zitti davanti agli avvisi di garanzia più devastanti degli ultimi anni. 
Se questi avvisi di garanzia fossero stati notificati a qualche povero cristo non potente a quest'ora tutti ma dico tutti avrebbero detto, dichiarato, organizzato conferenze stampa, annunciato costituzioni parti civili ma soprattutto, avrebbero dichiarato la loro indignazione. E poi, avrebbero chiesto le dimissioni subito di tutti dai posti di comando altamente rappresentativi che ancora stanno occupando. 
Signori, ma ci rendiamo conto di come i politici stanno facendo finta di nulla. 
Nessuno parla, tutti zitti. Non un imprenditore, non un sindacalista, non un politico, non una associazione sta dicendo nulla. Eppure, il lavoro della procura e della squadra mobile di Caltanissetta è  chiaro, le intercettazioni sono molto esaustive. Cosa avrebbero dovuto fare di più per ottenere una reazione di indignazione civile; per chiedere le dimissioni immediate di questi finti paladini della legalità che per anni stando sempre alle intercettazioni e a quanto è emerso dall'inchiesta hanno rubato, organizzato, gestito la Regione, soldi, potere, gestione di appalti in barba alle stesse istituzioni e ai milioni di siciliani che hanno ingenuamente creduto che questi personaggi fossero diversi. Ricordo bene cosa accadde per la questione gettonopoli ad Agrigento e ricordo con quanto fervore proprio questi signori fecero gli indignati. 
La Brandara ne disse di tutti i colori chiedendo le dimissioni immediate di tutti a partire dalle mie. (Salvo oggi non accennare a nessuna possibile dimissione da “commissario del Comune di Licata” nominata dallo stesso crocetta come lei compromesso nell’inchiesta) Per quella storia, nessun avviso di garanzia è mai stato notificato e si è anche capito che quella di gettonopoli altro non fu che l'inizio della volata che portò una nuova amministrazione ad Agrigento. 
Ecco, signori, ma ci rendiamo conto di come le cose cambiano in base a chi può essere attaccato e a chi invece non lo deve essere. Le redazioni di tv giornali e siti web non hanno ricevuto una sola nota da parte di chicchessia per questa inchiesta ma perché? 
Fermiamoci in silenzio a riflettere; ricordiamo chi erano solitamente quelli che spesso si indignavano e chiedevano le dimissioni immediate di tutti coloro i quali gli veniva a ragione o non, notificato un avviso di garanzia. Dove sono ora. Perché non parlano, perché non si indignano. Forse è perché sta venendo l'estate è con il bel tempo, siamo tutti più buoni oppure c'è odore di compromissione; di aggregazione e sudditanza psicologica; o forse, paura che possa venire fuori qualcosa. 
Chissà, chissà domani, chissà se da questo momento in poi qualcuno si sveglierà da questo torpore che li costringe a stare zitti. 
Chissà.

Giuseppe DI ROSA
 

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