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Venerdì, 22 Settembre 2023
L’allarme

Caro energia, momento durissimo per agricoltura e zootecnia: i sindaci s’incontrano per salvare uva e olio

Chiesta la convocazione di un tavolo tecnico urgente con le istituzioni regionali e nazionali. Alto il rischio di tensioni sociali non gestibili dai singoli comuni

Allarme generale tra i sindaci della provincia, in un momento durissimo per l’agricoltura e la zootecnia a causa degli insostenibili rincari dell’energia. Durante un’assemblea alla quale hanno partecipato i sindaci di Agrigento, Alessandria della Rocca, Canicattì, Campobello di Licata, Porto Empedocle, Menfi, Racalmuto, Santa Margherita di Belìce, Grotte, Cammarata, Santo Stefano Quisquina. Caltabellotta, Palma di Montechiaro, Favara, Burgio, Santa Elisabetta, Lucca Sicula, Villafranca, Calamonaci, Ribera, Sciacca e, in collegamento streaming, Realmonte e Montallegro, è stata chiesta a gran voce la convocazione di un tavolo tecnico composto dalle istituzioni regionali, nazionali ed europee, oltre che dei territori, finalizzato a fronteggiare l'attuale emergenza. L’assemblea dei sindaci del Libero consorzio comunale di Agrigento si è svolta nell’aula consiliare “Luigi Giglia”. I sindaci hanno fatto proprio, con alcune modifiche, il contenuto del documento approvato precedentemente dalla III Commissione permanente “Sviluppo strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di indirizzo”.

Evidenziata la drammaticità di questo momento che non risparmia alcun settore produttivo e i relativi indotti, come quello dell’uva Italia che dà lavoro ad oltre 15.000 persone e che rischia perdite stimate in oltre 300 milioni di euro per la riduzione del prezzo di vendita e le difficoltà di commercializzazione. O il comparto olivicolo, penalizzato dai costi elevati di molitura delle olive sino al prodotto finale. E ancora il comparto vitivinicolo in genere, quello agrumicolo e la zootecnia nelle aree interne, tutti alle prese con costi ormai insostenibili per produzioni che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio.

”Una situazione che rischia di creare tensioni sociali non gestibili dai singoli comuni - dicono i sindaci - ed aggravata anche da un deficit di imprenditorialità e delle infrastrutture, come la viabilità rurale pesantemente danneggiata dagli eventi atmosferici degli ultimi anni. Servono interventi immediati per sostenere l’emergenza e le aziende, ma anche e soprattutto interventi strutturali attesi ormai da troppi anni”.

Nel documento, approvato ad unanimità, oltre ad aiuti immediati per l'abbattimento dei costi energetici, di produzione e di mantenimento, si chiedono regole chiare per la tracciabilità dei prodotti immessi nel territorio nazionale da Paesi comunitari ed extracomunitari. Tra le altre richieste, un incontro con l'ISMEA per concordare un equo prezzo di mercato per i prodotti agricoli, vari interventi per arginare la pesante situazione debitoria delle aziende agricole, interventi sul credito d'imposta per il carburante agricolo e incentivazione del fotovoltaico in agricoltura.

Il testo del documento sarà inviato dagli uffici del Libero consorzio alla Regione siciliana, al Governo e al Parlamento nazionale e alle istituzioni europee. M anche ai sindaci ed ai presidenti dei Consigli comunali affinché sia adottato dai rispettivi organi collegiali.

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