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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Porto Empedocle

Capitaneria, passaggio di consegne fra il capitano di fregata Fusco e il parigrado Serafino

Dopo due anni contrassegnati da brillanti risultati, Gennaro Fusco è stato trasferito a Livorno. Il nuovo comandante arriva da Vibo Valentia

E' il capitano di fregata Fabio Serafino, da oggi, il nuovo comandante della Capitaneria di Porto Empedocle. Ha preso il posto del suo parigrado Gennaro Fusco che, dopo 2 anni contrassegnati da brillanti risultati, è stato trasferito a Livorno.

LE INTERVISTE. Il neo comandante Serafino: "Fiero di servire il mio territorio”

La cerimonia di passaggio di consegne si è svolta al piazzale interno della Capitaneria, alla presenza del direttore marittimo della Sicilia occidentale: il  contrammiraglio Roberto Isidori. Presenti anche i vertici istituzionali della provincia di Agrigento e un numero ristretto di rappresentanza militare. Il tutto nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni di contenimento della diffusione del virus Covid-19. 

Il capitano di fregata Fabio Serafino, di origini calabresi, si è laureato nel 1998 in Economia e commercio all’università di Messina e nello stesso anno ha intrapreso la carriera militare superando il concorso di ufficiale di complemento ed entrando nell’Accademia navale di Livorno. Nel corso della sua carriera ha svolto importanti incarichi presso le Capitanerie di porto di Mazara del Vallo, Gioia Tauro ed ha comandato l'ufficio Circondariale Marittimo di Soverato. La sua ultima sede di assegnazione è stata la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina nella quale ha mantenuto il prestigioso incarico di comandante in seconda per ben 9 anni. 

Guardia costiera, si insedia Fabio Serafino

 

“E’ giunto purtroppo il giorno del mio saluto, cedo quindi il timone della Capitaneria di Porto Empedocle, dopo due anni intensi e intrisi di soddisfazioni, vissuti in maniera piena e con la quotidiana voglia di dare il massimo per un territorio, quello agrigentino, che merita di avere il massimo. Dal primo giorno del mio insediamento avevo ben chiari gli obiettivi da raggiungere e spero di averli raggiunti” - ha detto, nel suo discorso di commiato, il capitano di fregata Gennaro Fusco che ha riassunto le attività principali che hanno caratterizzato il suo periodo di comando - . “Sin da subito ho incarnato il ruolo di 'comandante del porto', attraverso un rapporto sinergico con l’autorità di sistema portuale di Palermo e grazie alla lungimirante visione del presidente Pasqualino Monti, in due anni di stretta collaborazione sono state poste in essere una serie di iniziative per lo sviluppo del porto, con l’investimento di 70 milioni di euro per importanti opere infrastrutturali. Opere che faranno sì che Porto Empedocle diventi sempre più strategica all’interno del sistema portuale, attraverso la realizzazione della nuova stazione marittima, il miglioramento degli standard di sicurezza del porto con la rimodulazione dei confini portuali e l’abbattimento di manufatti fatiscenti ed obsoleti che hanno modificato lo skyline del porto creando nuove aree per futuri investimenti, ed ultimo la possibilità di vedere attraccare le più grandi navi da crociera delle più importanti compagnie di navigazione. Il comando di Porto Empedocle è un comando estremamente impegnativo, avente giurisdizione su oltre 140 km di costa, con tre uffici circondariali marittimi di fondamentale importanza quali Licata, Sciacca e Lampedusa. Assieme ai titolari dei comandi minori abbiamo affrontato le più disparate problematiche e con spirito di massima collaborazione e sotto l’attenta e fondamentale guida del direttore marittimo di Palermo contrammiraglio Roberto Isidori, che ringrazio calorosamente per il supporto ed i preziosi consigli che mi ha sempre dato, siamo stati in grado di ottenere brillanti risultati nei diversi campi di azione. Il costante impegno della Guardia Costiera di Porto Empedocle ha fatto si che sono stati raggiunti eccezionali risultati nei diversi ambiti di azione, l’operazione in campo ambientale “Kaos Calmo” che ha portato al sequestro di un’area di 16.000 metri quadrati, diventata simbolo di degrado e di assenza di legalità, oltre al deferimento di numerosi soggetti all’Autorità Giudiziaria per gravissimi reati ambientali, terminata con la successiva bonifica e la messa in sicurezza; l’operazione a tutela della filiera ittica “Safe Frozen” che ha consentito il sequestro di 7 tonnellate di prodotti ittici non tracciati; l’operazione di contrasto al traffico internazionale di rifiuti “Waste End Waste” che ha condotto al sequestro in totale di oltre 3000 tonnellate di rifiuti, nei territori di Licata, Canicattì fino al sequestro della nave Seven Star ad Augusta. Operazioni tutte caratterizzate dallo spirito di sacrificio e dall’abnegazione del personale impiegato che hanno contribuito a ristabilire i fondamentali principi di legalità, sia a tutela dell’ambiente che della filiera ittica, riscuotendo unanimi riconoscimenti da parte dell’opinione pubblica.  La Capitaneria di porto sotto il mio comando ha svolto un percorso didattico educativo nel solco della direttiva del Ministero dell’Ambiente e denominato 'Plastic free Gc', avente il fondamentale scopo di inculcare nelle menti dei giovani studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado l’importanza del rispetto dell’ambiente e della necessità di salvaguardarlo. Attività che hanno interessato tantissimi istituti scolastici che nel corso di due anni ci hanno ospitato e che hanno fatto visita alle nostre strutture ed ai nostri mezzi navali, avendo modo di apprezzare il costante impegno dei nostri militari.  In questo intenso periodo sono stati raggiunti traguardi eccezionali nel campo della sicurezza della navigazione, con l’effettuazione di decine di ispezioni a bordo delle navi straniere per verificare il rispetto delle normative internazionali con il fermo di 7 navi risultate essere in condizioni sub standard. Tali verifiche sono state condotte anche sul naviglio mercantile italiano con lo scopo fondamentale di renderne sicura la navigazione.
In due anni sono state svolte in tutto il compartimento marittimo oltre 3000 attività operative, suddivisi tra controlli demaniali, pesca, ambientali, di polizia e di ricerca e salvataggio, sono state salvate oltre 60 persone, escludendo gli straordinari numeri dei salvataggi di migranti nelle acque lampedusane, che hanno visto e vedono impiegati diverse decine di uomini e mezzi. Nel periodo di comando che mi ha visto protagonista la Capitaneria di Porto empedoclina ha dovuto affrontare congiuntamente alle altre istituzioni, a vario titolo coinvolte, l’evoluzione del fenomeno migratorio e contemporaneamente l’emergenza sanitaria, la complessa gestione delle navi quarantena ed il contrasto al fenomeno del traffico di essere umani attraverso le attività di Law enforcement da svolgere congiuntamente alle innumerevoli attività di ricerca e soccorso dei migranti in difficoltà in prossimità delle acque territoriali italiane. La Capitaneria di porto nel mio periodo di comando si è sempre posta come interlocutore privilegiato nei confronti dei cittadini grazie anche e soprattutto alla fondamentale sinergia con tutte le istituzioni, che hanno sempre garantito una continua assistenza nelle molteplici ed importanti attività che ci hanno visto attori protagonisti nella complessità del territorio agrigentino. Un sincero ringraziamento va al Comando Generale delle Capitanerie di Porto che mi ha dato la possibilità di poter svolgere il ruolo fondamentale di comandante del porto, dandomi il privilegio di mettermi al servizio della comunità per poter donare la mia professionalità a vantaggio della collettività”.
 

Il Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale Contrammiraglio Roberto Isidori ha avuto parole di elogio nei confronti del comandante Fusco ringranziandolo per la sua attività di comando che è stata intensa e ricca di positivi riscontri su diversi fronti. In particolare ha ricordato l’impegno sul delicato fronte della vicenda giudiziaria relativa alla Scala dei Turchi inerente la proprietà del prezioso bene ambientale. 
 

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