Capitale italiana della cultura 2025, adesso cosa succede? Il sindaco Miccichè: ”Tocca a noi mutare le sorti del territorio”
Nel foyer del teatro Pirandello i principali sostenitori dell'iniziativa hanno spiegato quali saranno le prossime mosse
Dopo circa quattro lustri la città di Agrigento è passata dall'essere indicata come capitale italiana dell'abusivismo edilizio al prestigioso titolo di Capitale italiana della cultura 2025. Questa evoluzione del territorio adesso deve necessariamente fare i conti con la credibilità della classe politica che, in virtù dell'investitura a città ambasciatrice della cultura italiana, non potrà permettersi di farsi trovare impreparata.
Il sindaco Franco Miccichè, al suo rientro da Roma, è stato accolto in Comune da una comunità in festa. Nel foyer del teatro Pirandello la partecipata conferenza dove sono state spiegate le motivazioni che hanno indotto i giurati a scegliere la città dei templi. Da segnalare, l'assenza dei sindaci degli altre località coinvolte nel progetto. “Non abbiamo chiesto assistenza – dice ai microfoni di AgrigentoNotizie il sindaco di Agrigento Franco Miccichè – perchè dobbiamo essere noi, con la nostre capacità, a mutare, grazie alla cultura, le sorti turistiche del territorio”. Nei prossimi giorni il Comune attiverà un ufficio per coordinare tutte le iniziative che sono state inserite nel dossier di candidatura.