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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Controlli

Ponteggio non in regola, niente recinzione di cantiere e lavoratori in nero: denunciati due imprenditori

I carabinieri del Nil, durante la nuova raffica di controlli, hanno elevato, in un caso, ammende per complessivi 53.666 euro e sanzioni per un totale di 17.020. Adottato anche il provvedimento di immediata sospensione dell’attività per “gravi violazioni in materia di sicurezza"

Omessa sorveglianza sanitaria, mancata installazione di servizi igienici, omessa recinzione del cantiere e utilizzo di ponteggio non a regola d’arte. Ma anche la presenza di tre lavoratori “in nero” sugli undici presenti. Sono due gli imprenditori che sono stati denunciati, alle Procure di Agrigento e Sciacca, dai carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro che si sono occupati di un’ennesima raffica di attività ispettive per sincerarsi sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori dei cantieri edili, ma non soltanto. I controlli, gli ultimi due in ordine di tempo, sono stati fatti a Castrofilippo e a Sambuca di Sicilia.

A Castrofilippo è stato, appunto, ispezionato un cantiere edile del centro. E i carabinieri del Nil, assieme a quelli della stazione cittadina, ci hanno messo poco, anzi pochissimo, ad accertare che il titolare dell’impresa edile avrebbe omesso la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, non avrebbe consegnato i dispositivi di protezione individuale, non si sarebbe – stando, naturalmente, alle accuse formalizzate dai militari dell’Arma – occupato della formazione ed informazione dei lavoratori. E poi non avrebbe installato i servizi igienici, né la recinzione del cantiere e avrebbe fatto adoperare un ponteggio non a regola d’arte, omettendo inoltre di collocare la difesa delle aperture prospiciente il vuoto. Il titolare della ditta edile – un canicattinese trentaduenne – è stato deferito alla Procura della Repubblica di Agrigento.

A Sambuca di Sicilia, sempre i militari del Nil oltre ad accertare l’omessa recinzione del cantiere hanno appurato che tre lavoratori sugli undici presenti, tutti italiani, lavoravano “in nero”. In questo caso, oltre alla denuncia penale alla Procura della Repubblica di Sciacca, i militari dell’Arma hanno adottato il provvedimento di immediata sospensione dell’attività imprenditoriale per “gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e per avere occupato tre lavoratori in nero”. E’ stato denunciato l’amministratore unico dell’azienda, un gelese di 35 anni, e sono state elevate ammende per complessivi 53.666 euro e sanzioni per un totale di 17.020 euro. Una “stangata” di fatto che per l’azienda di costruzione che ha sede a Gela.

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