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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Canicattì

"Amministratore di sostegno ruba i soldi del nipote disabile per 9 anni", condannato

A scoprire gli ammanchi è stata la nuova tutrice che ha segnalato il caso: il 52enne ha patteggiato 2 anni di reclusione per l'accusa di peculato

Per 9 anni si appropria dei soldi del nipote disabile, di cui era stato nominato amministratore di sostegno. Quando l'avvocato che prese il suo posto nell'incarico se ne accorse, scattò la denuncia e la richiesta di rinvio a giudizio per peculato. Calogero Bordonaro, 52 anni, di Canicattì, definisce la sua posizione patteggiando una pena di 2 anni con il beneficio della sospensione condizionale della pena.

La vicenda, in ogni caso, potrebbe portare ad ulteriori strascichi in sede civile. La presunta vittima, quarantaduenne, si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Leonardo Marino. L'imputato, nel luglio del 2008, era stato nominato amministratore di sostegno del nipote disabile dal giudice tutelare. In quanto tale amministrava i suoi beni e le indennità che lo Stato eroga alle persone con disabilità. 

Nel 2016, quando il giudice diede ad un'avvocato l'incarico di gestire i suoi beni, estromettendo lo zio, la professionista si accorse, esaminando i rendiconti, che c'erano degli evidenti ammanchi, prolungati negli anni. La vicenda fu segnalata alla Procura della Repubblica che aprì un'inchiesta ipotizzando il reato di peculato visto che l'amministratore di sostegno è, a tutti gli effetti, un pubblico ufficiale. 

La somma di cui su sarebbe appropriato, secondo la ricostruzione della Procura, ammontava a 38.000 euro. Concluse le indagini, che sono state condotte dal pubblico ministero Elenia Manno, il difensore di Bordonaro, l'avvocato Calogero Li Calzi, ha chiesto il patteggiamento ottenendo il consenso della Procura. L'applicazione della pena è stata poi ratificata dal gup Stefano Zammuto. 

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