rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

La banda dei rapinatori a processo dopo 16 anni, poliziotto in aula: "Ecco come partì l'indagine"

L'investigatore racconta in aula che i sospetti caddero su un gruppo di piccoli malavitosi del posto. "Del gruppo facevano parte alcuni minorenni"

"Abbiamo sospettato subito di un gruppo di piccoli malavitosi del posto e abbiamo chiesto alla Procura di poterli intercettare. Dal contenuto delle conversazioni sono arrivate subito le prime conferme alle nostre ipotesi".

Sedici anni dopo i fatti, il processo a carico di due presunti rapinatori, accusati di avere messo a segno quattro rapine fra banche e distributori di benzina, entra nel vivo. Davanti ai giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, è stato ascoltato il poliziotto Diego Parla, in servizio al commissariato di Canicattì, che ha raccontato la genesi dell'indagine. 

Sul banco degli imputati i due presunti responsabili di quattro rapine, ai danni di distributori di benzina e banca. Si tratta dei canicattinesi Diego Cutaia, 35 anni, e Lorenzo Licalzi, 32. I due, difesi dall'avvocato Calogero Lo Giudice, sono accusati di avere messo a segno quattro assalti commessi fra il novembre del 2004 e il febbraio successivo. Cutaia, armato di pistola, avrebbe rapinato un distributore di benzina di Canicattì e una banca di Camastra ottenendo un bottino complessivo di 17 mila euro.

Li Calzi, sempre con una pistola, avrebbe rapinato due distributori di benzina di Canicattì e Naro e in quest’ultimo caso l’addetto al distributore fu colpito con un pugno al volto. Le indagini sono rimaste ferme al palo per tanti anni prima di essere concluse e portare al processo.

Il poliziotto, rispondendo al pubblico ministero Gianluca Caputo, ha raccontato che "del gruppo di rapinatori faceva parte anche due ragazzini". Il processo prosegue il 16 novembre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La banda dei rapinatori a processo dopo 16 anni, poliziotto in aula: "Ecco come partì l'indagine"

AgrigentoNotizie è in caricamento