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Cronaca Canicattì

Rapina con inseguimento e fuga sui tetti, due rinvii a giudizio

L'operazione che ha portato al loro arresto, nei mesi scorsi, è stata molto avventurosa: dopo l'assalto a un distributore di benzina, fu speronata anche una volante della polizia

Rinviati a giudizio per le accuse di rapina, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di arma: questa la decisione del gup Luisa Turco che manda a processo Gian Piero Lo Giudice, 35 anni, e Alessio Taibbi, 27 anni, di Canicattì, fermati dalla polizia il 17 dicembre scorso dopo un'avventurosa fuga con inseguimento.

I due imputati, difesi dagli avvocati Calogero Meli e Giovanni Salvaggio, secondo la ricostruzione dei fatti, a bordo di un furgone, sarebbero andati in un distributore Q8 di Canicattì, lungo la strada statale 122, per rapinarlo, armati di una pistola giocattolo senza tappo rosso. Dopo che il dipendente dell'attività consegnò loro - in particolare a Taibbi, Lo Giudice sarebbe rimasto dentro il mezzo - 300 euro in contanti, tentarono una fuga durante la quale avrebbero speronato una volante della polizia, provocando il ferimento di un poliziotto, sarebbero saliti sui tetti per scappare e poi, effettuato una seconda rapina. 

La vittima, in questo caso, è un settantenne, picchiato al capo e costretto a lasciare la propria Fiat Stilo dopo essere stato tamponato, per consentire ai due banditi di lasciare il furgone che era stato individuato dalla polizia.  

La prima udienza del processo, dopo la decisione del gup di disporre l'approfondimento dei fatti in dibattimento, è stata fissata per il 13 luglio davanti ai giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara.

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