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Cronaca Canicattì

Trentasettenne massacrato a calci e pugni, via libera all'abbreviato per due imputati

La vittima restò gravemente ferita dopo essere stata colpita pure con una radio al volto. I testimoni hanno riferito di urla strazianti

Via libera all'audizione degli imputati e al giudizio abbreviato per Constantin Toderita, 45 anni e Petru Poenaru, 42 anni, rumeni, accusati del brutale pestaggio, per futili motivi, ai danni di un loro connazionale, che riportò gravissime conseguenze.

Il gup Micaela Raimondo ha incardinato il procedimento dopo che i difensori, gli avvocati Giovanni Salvaggio e Filomena La Vecchia, hanno scelto il rito alternativo. Intanto la presunta vittima si è costituità parte civile con l'assistenza dell'avvocato Calogero Lo Giudice. I due imputati, che avrebbero pestato con calci e pugni il connazionale, colpendolo con violenza con una radio al volto, durante l'interrogatorio di convalida si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.

Il 26 maggio saranno, invece, sentiti su richiesta della stessa difesa e potranno fornire la loro versione dei fatti prima della requisitoria del pm Gianluca Caputo. Il fermo è stato eseguito dai poliziotti della squadra mobile e del commissariato di Canicattì il 23 maggio, dopo diversi interrogatori che avrebbero fatto luce sul brutale pestaggio del rumeno finito, due giorni prima, in ospedale, in prognosi riservata, con numerose fratture, al volto e al costato, e gravi lesioni all'addome e al torace.

Al fatto avrebbero assistito alcuni testimoni. Si tratta di altri connazionali che abitavano non molto distanti dal casolare dove fu pestato e che hanno riferito di avere sentito le urla di dolore della vittima.

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