"Non tentò di strangolare la moglie", assolto trentenne
L'uomo, in primo grado, era stato riconosciuto colpevole dell'accusa di maltrattamenti e condannato a 3 anni
Assoluzione perchè il fatto non sussiste: i giudici della terza sezione penale della Corte di appello di Palermo, ai quali si è rivolto il difensore, l'avvocato Paolo Ingrao, hanno cancellato la condanna a 3 anni di reclusione inflitta in primo grado a A.L.M., 30 anni, accusato di maltrattamenti ai danni di familiari.
In primo grado era stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, oltre che alla pena di 3 anni di reclusione all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni.
Secondo la sentenza di primo grado, fino al 2017 si era reso responsabile di condotte vessatorie e maltrattamenti di varia natura, aveva impedito alla moglie di frequentare e sentire amici, le aveva proibito di uscire e, soprattutto, in un’occasione aveva anche tentato di strangolarla alla presenza di alcuni familiari.
Il processo è stato istruito sulla base delle denunce della donna che sosteneva di essere stata maltrattata per anni, in occasione della permanenza nella casa coniugale dove sarebbe stata malmenata e sottoposta a vessazioni fisiche e morali.