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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

Incendiato il gazebo del grest e bucate le ruote dell'auto della madre superiora: aperta inchiesta

I pneumatici sono stati forati mentre era andata a vedere i danni riportati dalla struttura di legno. La suora ha già riferito ai poliziotti di non aver avuto dissidi, né d'aver ricevuto minacce

Hanno bruciato il gazebo in legno dove, nel periodo estivo, era stato organizzato il grest per bambini e hanno forato i quattro pneumatici dell’autovettura – una Fiat Seicento – di proprietà della madre superiora delle suore Divine Vocazioniste. Ad occuparsi delle indagini sul misterioso doppio episodio, dopo aver raccolto la denuncia contro ignoti, sono i poliziotti del commissariato di Canicattì.

Il danneggiamento, mediante incendio, del gazebo di legno è avvenuto in contrada Santuzza-Carlino nei giorni scorsi. A spegnere le fiamme, che hanno prodotto danni importanti per la struttura, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento cittadino. Il gazebo, di circa 30 metri quadrati, durante tutto il periodo estivo era stato utilizzato per le iniziative del gest per bambini. All’interno anche tavoli e sedie, appunto, utilizzate per le attività ricreative organizzate per i più piccoli. Finito il grest, il gazebo – con tutte le suppellettili all’interno – era stato lasciato per come era. Il terreno sul quale sorgeva, nel frattempo, a quanto pare si sarebbe riempito di erbacce. Un dettaglio questo che avrebbe potuto far propendere le attività investigative, della polizia di Stato, per un incendio dalla matrice accidentale: originato magari proprio da un rogo di sterpaglie. Però in contrada Santuzza Carlino non c’è stato soltanto l’incendio del gazebo di legno, composto anche da vetrate. Perché – stando alla denuncia che la suora ha formalizzato al commissariato di Canicattì – mentre si trovava sul posto, per constatare i danni subiti dal gazebo, qualcuno – senza essere visto, né tantomeno sentito – ha forato i quattro pneumatici della macchina, una Fiat Seicento, della madre superiora. E lo ha fatto, mentre l’utilitaria era stata lasciata in sosta lungo la strada che costeggia l’area interessata dall’incendio del gazebo, con un oggetto appuntito.

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I poliziotti del commissariato di Canicattì, anche per indirizzare – rapidamente e correttamente – l’attività investigativa hanno chiesto alla suora, né avrebbe potuto essere altrimenti, se aveva o meno dei sospetti o se avesse ricevuto minacce. La madre superiora delle suore Divine Vocazioniste avrebbe riferito agli investigatori che né lei, né nessuna delle altre suore avevano avuto dissidi, né avevano ricevuto minacce.

I danni provocati al gazebo di circa 30 metri e ai quattro pneumatici dell’utilitaria, ieri, non risultavano essere stati quantificati nel loro esatto ammontare. E’ certo però che, per entrambi i danneggiamenti, non c’è alcuna polizza assicurativa per “coprire” e risarcire i danni.

I poliziotti del commissariato di Canicattì hanno avviato le indagini. Un’attività che, a quanto pare, viene portata avanti su un fronte di 360 gradi, senza nulla escludere e nulla, almeno per il momento, privilegiare. Fitto, anzi categorico, il riserbo investigativo dei poliziotti del commissariato che non lasciano trapelare nessuna indiscrezione. Servirà, verosimilmente, del tempo per provare a fare chiarezza su quanto si è verificato – un doppio, e inquietante, episodio – in contrada Santuzza-Cirillo.

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