Adesca anziano per fare sesso a pagamento e lo deruba, 26enne a giudizio
La donna, insieme a un'amica, dopo avergli fatto sparire il portafogli con i soldi, l'avrebbe minacciato di morte in seguito alla sua denuncia alla polizia
Adesca un anziano, offrendogli di fare sesso a pagamento, per derubarlo del portafogli. Quando il 73enne si accorge di essere vittima di un furto va a presentare denuncia alla polizia e viene minacciato dalla presunta ladra e da un'amica: "Ti facciamo la faccia tanta, ti ammazziamo...verremo a casa tua".
Due donne sono finite a giudizio con le accuse di furto e minaccia aggravata. Si tratta di Laura Savaia, 26 anni, di Canicattì, accusata di entrambi i reati e Isabella Amato, 34 anni, anche lei di Canicattì, accusata solo di minaccia. Il processo, in programma davanti al giudice Giuseppe Miceli, è stato rinviato per lo sciopero dei penalisti.
Le due imputate (difese dagli avvocati Calogero Meli e Angelo Asaro), hanno diversi precedenti alle spalle. Il furto sarebbe avvenuto il 5 gennaio del 2016. Laura Savaia, dopo avere dato appuntamento all'anziano, a casa sua, per una prestazione sessuale a pagamento, avrebbe poi derubato il 73enne del portafogli, con all'interno la patente e 357 euro, che teneva nella tasca dei pantaloni lasciati sul letto prima di andare in bagno.
L'anziano, secondo il suo racconto, si accorse in un secondo momento di essere stato derubato. Prima chiese a Laura Savaia, incontrata per strada insieme all'altra imputata, di restituirglielo. Poi, dopo avere presentato una denuncia al commissariato, dove i poliziotti le individuarono mostrandogli un album fotografico, sarebbe stato minacciato per strada.