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Venerdì, 29 Marzo 2024
Tribunale / Canicattì

"Costringe i genitori a dargli i soldi per la droga minacciandoli con un coltello": condannato ventenne

I giudici gli infliggono 3 anni e 10 mesi di reclusione: 4 mesi in più rispetto alla richiesta del pm. Il giovane è stato riconosciuto colpevole di estorsione. La difesa: "Andava aiutato ma lo Stato ha fallito"

Tre anni e dieci mesi di reclusione per l'accusa di estorsione aggravata ai danni dei genitori: sono stati inflitti dai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato, nei confronti del ventenne Danilo Camillo Pio Albanito, di Canicattì.

Il tribunale gli ha inflitto una pena superiore di 4 mesi rispetto alle richieste del pubblico ministero Gianluca Caputo. Il giovane, in particolare, era accusato di avere costretto i genitori, con la minaccia di un coltello, a sottostare alle richieste di denaro per rifornirsi di droga.

Gli stessi genitori si erano rivolti alle forze dell'ordine per chiedere aiuto e dalla loro segnalazione ne è scaturito un procedimento penale per estorsione. All'udienza precedente, dopo la requisitoria del pubblico ministero, la difesa - affidata all'avvocato Calogero Meli - aveva chiesto ai giudici di riqualificare l'accusa di estorsione in maltrattamenti in famiglia sostenendo che il ragazzo avesse solo bisogno di aiuto.

"Lo Stato non ha saputo far nulla - aveva detto il legale - di fronte alla richiesta di aiuto dei genitori, se non perseguire penalmente il ragazzo". 

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