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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

Coltello in pugno minacciano l'addetto alla distribuzione di carburante e si fanno consegnare il marsupio con i soldi: 2 i rapinatori in fuga

Ad attendere i delinquenti, che hanno agito con il volto coperto, un'autovettura guidata da un complice che ha fatto anche da "palo". La polizia ha già acquisito i filmati dei sistemi di videosorveglianza

A piedi sono arrivati e a piedi – dopo aver messo a segno la rapina – se ne sono andati. Ad attenderli, però, a quanto pare a poca distanza, c’era un’autovettura con a bordo un complice che ha anche fatto da “palo”. I due, con il volto coperto e armati di coltello, sabato sera: poco prima dell’orario di chiusura, hanno minacciato l’addetto alla distribuzione di carburante dell’impianto Sicil Petroli di via Carlo Alberto a Canicattì. Sotto la minaccia del coltello, l’impiegato non ha potuto tentare nessuna opposizione ed ha consegnato ai due delinquenti quello che volevano: il marsupio con all’interno i soldi incassati. I rapinatori, arraffato il marsupio, si sono subito allontanati, senza, a quanto pare, lasciare tracce dietro di loro. Pare però – stando a quanto è emerso ieri – che a poca distanza c’era una macchina con il motore acceso che li attendeva.

Scattato l’allarme, in via Carlo Alberto si sono immediatamente precipitate le pattuglie del commissariato di polizia. Gli agenti hanno rastrellato l’intera area e tutte le possibili vie utilizzate dai malfattori per allontanarsi. Non è saltato fuori però nessun indizio.

Sono state dunque ricostruite le modalità della rapina e sono state subito acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Filmati che, ieri, venivano passati in rassegna per cercare di scovare qualsiasi indizio utile all’identificazione di uno o di entrambi i rapinatori. E’ stato poi anche, inevitabilmente, quantificato il danno provocato all’impianto di distribuzione di carburante: all’interno di quel marsupio c’erano circa 400 euro.

Era da qualche mese che, a Canicattì, contrariamente al passato, non si registravano rapine in danno dei distributori di carburante. C’è stato un tempo, infatti, in cui colpi del genere erano praticamente sistematici: uno a settimana, se non addirittura di più.

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