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Cronaca Canicattì

Vertice fra l'Asp e il Comune: "Subito il reclutamento di medici, il centro trasfusionale non chiude"

L'annuncio dopo il pensionamento di un operatore e il trasferimento di altri due a cui non aveva fatto seguito alcuna adesione al bando

"Nessuna chiusura in atto o in vista per il Centro trasfusionale del presidio ospedaliero Barone Lombardo di Canicattì". Lo precisa, con una nota del proprio ufficio stampa, l'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento al termine di un vertice con il direttore generale Alessandro Mazzara, il direttore sanitario Gaetano Mancuso e il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura. 

Alcuni dubbi circa l’operatività del Centro trasfusionale di Canicattì erano emersi giorni addietro a causa della rimodulazione dell’attività derivata dal prepensionamento di un medico in servizio, della contemporanea accettazione da parte di altri due professionisti di contratti di lavoro presso altre aziende e della mancata presentazione di nuove istanze ad un bando già pubblicato dall’Asp di Agrigento. "A queste criticità il vertice Asp - spiega l'azienda - intende porre rimedio intensificando le azioni di reclutamento del personale, autorizzando il ricorso alle prestazioni aggiuntive per i sanitari in servizio e disponendo che il dottor Filippo Buscemi assicuri una presenza pressoché costante presso il Centro trasfusionale di Canicattì al fine di gestire e coordinare le varie attività". 

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