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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'auto di Livatino affidata ai carabinieri: per la prima volta sarà esposta al pubblico

La Ford Fiesta tornerà a percorrere le strade di Canicattì e poi verrà trasferita al centro culturale San Domenico dove venerdì e sabato resterà in mostra durante gli eventi della "Settimana della Legalità - Festival Collegamenti". Ecco tutti i dettagli

La Ford Fiesta del giudice-beato Rosario Livatino è stata affidata ai carabinieri di Canicattì. Per la prima volta, sarà esposta al pubblico.

Venerdì mattina, i carabinieri della compagnia di Canicattì scorteranno la Ford Fiesta condotta dal giudice Rosario Angelo Livatino nel momento in cui incontrò il martirio dal luogo in cui è stata custodita negli ultimi 31 anni fino al centro culturale San Domenico di Canicattì dove la preziosa automobile sarà esposta al pubblico per la prima volta. Non era un’auto blindata, ma soltanto una piccola utilitaria quella che, anche la mattina del 21 settembre 1990, il magistrato dichiarato beato guidava lungo la statale da Canicattì verso il tribunale di Agrigento. Giornata in cui i sicari della Stiddra, all’altezza del viadotto Gasena, aprirono il fuoco. Quella Ford Fiesta - ripresa nelle mille immagini che testimoniano il brutale omicidio del magistrato martire: lasciata al margine della strada dal giudice Livatino nel disperato tentativo di fuggire alla furia dei killer - resta nella memoria con i vetri infranti dai numerosi colpi d’arma da fuoco. L’auto è stata recuperata e lasciata, dal padre del beato, in eredità ad una persona molto vicina alla famiglia che l’ha parzialmente restaurata e conservata. Dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, la Ford Fiesta rossa è stata usata durante le riprese del film “Il giudice ragazzino”.

Ora, nell’anno della beatificazione di Rosario Angelo Livatino, il proprietario ha deciso di affidarla fiduciariamente al comandante della compagnia dei carabinieri di Canicattì, il capitano Luigi Pacifico, affinché la reliquia civile possa essere esposta.

La Ford Fiesta del giudice Livatino, scortata dalle gazzelle dei carabinieri del nucleo Radiomobile, sarà trasferita al centro culturale San Domenico dove venerdì e sabato resterà in mostra durante gli eventi della "Settimana della Legalità - Festival Collegamenti": rassegna culturale in corso dedicata all’eredità civile, morale e spirituale lasciata dal beato Rosario Angelo Livatino.

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I dettagli 

Verrà esposta, per la prima volta dal giorno dell’omicidio (era il 21 settembre del 1990), nel cortile del centro culturale San Domenico, in piazza Dante a Canicattì. Ma prima la Ford Fiesta rossa del giudice-beato Rosario Angelo Livatino tornerà per le strade di Canicattì.

L’auto, dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, è stata affidata ai carabinieri della compagnia di Canicattì dall’anziano a cui è stata lasciata in eredità dal papà del giudice. Un canicattinese, molto vicino alla famiglia Livatino, che l’ha parzialmente restaurata e l’ha tenuta fino ad ora gelosamente custodita in un garage, che in origine era proprio dei Livatino, che si trova alle spalle della casa del giudice-beato. A mobilitarsi per fare in modo che l’intera provincia di Agrigento, ma anche gli abitanti dell’isola, potessero vedere quella piccola utilitaria, quotidianamente utilizzata dal giudice per fare la spola fra Canicattì e il tribunale di Agrigento, è stato il comandante della compagnia dell’Arma: il capitano Luigi Pacifico. E quella che è una reliquia civile domani alle ore 11, nell’ambito del Festival della Legalità – COLLEGAMENTI, verrà esposta nel cortile del centro culturale San Domenico.

“Il Festival COLLEGAMENTI è nato come una scommessa e seppur a metà del percorso possiamo affermare che la scommessa è stata vinta – ha detto il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura - . Si tratta di un patrimonio di idee, di voglia di fare e di innovazione che dovrà essere valorizzato per il bene della nostra città”.

La Ford Fiesta del giudice Livatino, scortata dalle gazzelle dei carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Canicattì, lascerà il garage e farà un giro per le principali strade della città. Quell’auto, che resta nella memoria con i vetri infranti dai colpi d’arma da fuoco, sfilerà quale testimonianza viva e concreta di cosa significa perdere la vita per la giustizia e la legalità. E lo farà nella Canicattì dei giudici Rosario Angelo Livatino e Antonino Saetta. Sistemata, alle ore 11, nel cortile del centro culturale San Domenico, la macchina del magistrato beato sarà visitabile domani e dopodomani fino alle ore 19.

(Aggiornato alle ore 15,39)

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