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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Canicattì

Bracciante accusato di abusi sulla figlia, amica della ragazzina in aula: "Mi confidò di essere stata violentata"

Continua l'incidente probatorio per fare luce sulle denunce che hanno portato all'arresto dell'uomo. Sentito anche l'ex fidanzato della presunta vittima

"Mi confidò che aveva subito abusi da parte del padre. Mi raccontò diversi dettagli, anche con dei messaggi, mostrandomi di essere turbata per quanto accaduto".

Un'amica della ragazzina, all'epoca dei fatti, ovvero lo scorso anno, tredicenne, conferma in aula di avere raccolto le confidenze della presunta vittima che la rese partecipe di quanto sarebbe accaduto all'interno delle mura domestiche. La sua audizione è stata acquisita nell'incidente probatorio, davanti al gup Micaela Raimondo, e sarà pienamente utilizzabile in un eventuale processo.

Nelle scorse settimane, il gip, al quale si era rivolto il difensore, l'avvocato Salvatore Manganello, aveva rimesso in libertà, dopo 4 mesi di arresti domiciliari, il bracciante agricolo 44enne di Canicattì, accusato di violenza sessuale ai danni della figlia di 13 anni.

Nei suoi confronti era stato applicato l'obbligo di dimora nel Comune di residenza con la prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 7. La ragazzina aveva denunciato ad un'amica di avere subito, in tre circostanze, abusi sessuali da parte del genitore. La coetanea ha denunciato tutto ai carabinieri che hanno avviato le indagini, sentendo anche la presunta vittima.

L'adolescente ha, quindi, confermato gli episodi di violenza di cui sarebbe stata vittima in un contesto familiare, all'apparenza, del tutto normale e senza contrasti fra i componenti.

La Procura ha chiesto, ottenendolo, di sentire la presunta vittima e l'amica in modo da cristallizzare la prova. Alla precedente udienza era stata interrogata la vittima, adesso è stata la volta dell'altra ragazza: entrambe hanno confermato quanto dichiarato in precedenza. E' stato ascoltato in aula pure l'ex fidanzato della ragazzina che, però, non avrebbe aggiunto elementi di rilievo.

L'incidente probatorio prosegue il 22 settembre per sentire il neuropsichiatra Emanuele Trapolino che dovrà pronunciarsi sulla attendibilità della presunta vittima. 

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