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Cronaca Canicattì

"Non abusò di allieva 15enne", cancellata condanna a maestro di karate

L'istruttore era accusato di averla costretta a toccarlo durante una pausa di una lezione, in primo grado era stato condannato a 2 anni di reclusione

Assoluzione perchè il fatto non sussiste: i giudici della Corte di appello di Palermo, accogliendo il ricorso dei difensori - gli avvocati Angelo Asaro e Ivan Trupia - hanno cancellato la condanna a 2 anni di reclusione, inflitta in primo grado al 53enne Calogero Guagenti, di Camastra, accusato di avere abusato di una allieva quindicenne, durante una pausa delle lezioni serali, in una palestra di Canicattì, dove lavorava come istruttore.

La ragazza aveva denunciato, solo alcune settimane dopo i fatti, di essere stata costretta dal maestro di karate a toccargli il pene, per due volte, durante una pausa di una lezione. La pena inflitta dal collegio di giudici del tribunale di Agrigento, presieduto da Wilma Angela Mazzara, era addirittura un quarto di quella proposta dal pubblico ministero Gloria Andreoli che, al termine della requisitoria, aveva chiesto 8 anni di carcere. Pena che, in appello, è stata del tutto cancellata. 

I fatti contestati risalgono al 2015. Guagenti, in una circostanza, sarebbe entrato nel camerino riservato alle donne e si sarebbe denudato costringendola a toccargli gli organi genitali. Il secondo episodio, ben più grave, si sarebbe prolungato per circa dieci minuti. Le violenze sarebbero avvenute nella sala dove si svolgevano le lezioni. L'istruttore si sarebbe svestito del kimono e avrebbe costretto nuovamente la ragazzina a toccarlo. La minore raccontò l'episodio a una vicina di casa che la convinse a denunciare tutto. Guagenti ha sempre negato ogni accusa.

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