Vigile urbano di Campobello travolto e ucciso a Milano durante controllo stradale, assolto secondo imputato
Milos Stizanin, il ventisettenne serbo arrestato nel luglio dell'anno scorso, era seduto nel posto passeggero dell'auto guidata dal diciassettenne Remi Nikolic, già condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi dai giudici minorili
Assoluzione per non avere commesso il fatto: la Corte di assise di Milano ha scagionato dall'imputazione di concorso in omicidio il ventisettenne serbo Milos Stizanin, accusato di avere avuto un ruolo nell'investimento che uccise il vigile urbano Niccolò Savarino, originario di Campobello e in servizio nella capitale lombarda dove morì, il 12 gennaio del 2012, travolto e ucciso da un suv, mentre svolgeva un controllo di routine. Il giovane era nell'auto guidata dal diciassettenne Remi Nikolic, già condannato in via definitiva a 9 anni e 8 mesi dai giudici minorili e che, poi, ha ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali.
Secondo i giudici, Stizanis slavo non ebbe alcuna responsabilità nella vicenda in cui era stato tirato dentro solo in un secondo momento al termine di un complesso iter giudiziario.
Nel luglio dell'anno scorso, a oltre 7 anni di distanza dalla morte dell'agente, a Stizanin, già detenuto per fatti di droga commessi in Serbia, era stata notificata in carcere un'ordinanza con l'accusa di concorso in omicidio volontario aggravato: le indagini e il primo processo, infatti, avrebbero accertato il suo coinvolgimento diretto in quel fatto di sangue che tanto aveva impressionato la nazione.
L’ordinanza cautelare era stata emessa su richiesta del pm Mauro Clerici (che aveva dato parere contrario alla scarcerazione decisa ora dai giudici) dopo che, in appello, nel 2018, per il serbo venne riqualificata l'accusa da favoreggiamento a concorso in omicidio. La decisione dei giudici, quindi, aveva fatto ripartire un nuovo procedimento e, nel frattempo, era scattata la misura cautelare. Misura revocata dopo la sentenza di assoluzione.