rotate-mobile
Cronaca Campobello di Licata

"Tangente per continuare a lavorare col Comune", giudizio immediato per dirigente e funzionario

Niente udienza preliminare per Francesco La Mendola e Giuseppe Nigro, entrambi di 48 anni; quest’ultimo responsabile del settore Ambiente del Comune di Campobello e il primo semplice funzionario, arrestati per concussione il 13 settembre

“La concorrenza è tanta e noi il nostro dovere lo abbiamo fatto, dammi un segnale anche telefonicamente e vengo a prendere il dovuto”. L’appuntamento, però, era una trappola e dopo la consegna della mazzetta sono intervenuti i carabinieri che hanno fatto scattare il primo arresto e, poche ore dopo, il secondo fermo.

A distanza di poche settimane la vicenda approda in aula per il processo. Il gip Alessandra Vella, accogliendo la richiesta del pm Carlo Cinque che proprio nei giorni scorsi ha lasciato l’ufficio con destinazione Procura di Monza, ritenendo che la prova fosse “evidente”, ha disposto il giudizio immediato, saltando, quindi, il filtro dell’udienza preliminare, per Francesco La Mendola e Giuseppe Nigro, entrambi di 48 anni; quest’ultimo responsabile del settore Ambiente del Comune di Campobello e il primo semplice funzionario. L’accusa per entrambi, agli arresti domiciliari dal 13 settembre, è di concussione in concorso. Il processo è stato fissato per il 26 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione penale.

Tuttavia la difesa (Nigro è assistito da Salvatore Manganello, La Mendola da Angelo Balsamo) entro quindici giorni potrà decidere un giudizio alternativo evitando il dibattimento. La Mendola, dipendente dell'ufficio Ambiente del Comune di Campobello, era stato arrestato in flagranza di reato dopo avere intascato una mazzetta di 3 mila euro da uno dei responsabili dell'impresa "Omnia" che gestiva un appalto per il Comune che consisteva nello smaltimento dei rifiuti speciali sul territorio di Campobello.

I titolari della ditta, dopo avere denunciato ricatti e pressioni, prima velate e poi esplicite ("paga o ti scordi di lavorare col Comune e non vedi più un euro"), si sono rivolti ai carabinieri che hanno organizzato la trappola. La Mendola è stato intercettato e tutte le conversazioni con i suoi interlocutori sono state registrate, compreso il momento in cui viene chiesta la tangente. Dopo il pagamento, avvenuto davanti alle telecamere nascoste negli uffici della Omnia, a Licata, è scattato l'arresto in flagranza di reato per concussione. La vicenda, nel giro di poche ore, ha avuto un seguito. Dopo l'arresto, La Mendola ha tirato in ballo Nigro che, invece, nega di essere stato d'accordo con lui e sostiene si tratti di una millanteria. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Tangente per continuare a lavorare col Comune", giudizio immediato per dirigente e funzionario

AgrigentoNotizie è in caricamento