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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ennesimo caso / Campobello di Licata

Teschio di equino annodato alla recinzione: scoperta macabra intimidazione

I militari dell'Arma, oltre a effettuare un mirato sopralluogo cercando di ritrovare tracce o indizi utili alle indagini, hanno, inevitabilmente, sentito la donna che ha formalizzato la denuncia

Il teschio di un equino annodato, con filo metallico, alla recinzione dell'appezzamento di terreno. A denunciare il macabro rinvenimento è stata una trentaseienne. I carabinieri della stazione di Campobello di Licata, coordinati dal comando compagnia di Licata, dopo essersi precipitati nelle campagne del paese, hanno sequestrato l'inquietante messaggio. È stata notiziata la Procura di Agrigento e, naturalmente, sono state avviate le indagini. 

Inspiegabile l'avvertimento che non è neanche chiaro a chi effettivamente sia stato rivolto, anche perché il fondo agricolo era di proprietà del genitore della trentaseienne, un appartenente alle forze dell'ordine che non è però più in vita. 

I militari dell'Arma, oltre a effettuare un mirato sopralluogo cercando di ritrovare tracce o indizi utili alle indagini, hanno, inevitabilmente, sentito la donna. L'obiettivo è quello di tracciare la giusta pista investigativa per capire in che contesto possa essere maturata l'intimidazione e dunque cercare di risalire agli autori. Non filtrano indiscrezioni sui primi passi mossi nell'ambito dell'inchiesta che è, come sempre, coordinata dalla Procura. 

L'area di campagna non è risultata essere "coperta" da nessun impianto di videosorveglianza. Anche in questo caso, la presenza di telecamere avrebbe potuto dare il giusto e rapido input ai carabinieri. 

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