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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pompieri al lavoro / Campobello di Licata

Brucia l'auto di un meccanico, avviate le indagini: i carabinieri pensano al dolo

Non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile, taniche o bottiglie sospette, né inneschi di nessun tipo

Non sono state rinvenute tracce di liquido infiammabile, taniche o bottiglie sospette, né inneschi di nessun tipo. Nonostante questo, per i carabinieri – che si stanno occupando delle indagini - l’incendio che ha danneggiato l’autovettura di un meccanico è verosimilmente di natura dolosa.

Il rogo, in centro a Campobello di Licata, si è registrato durante la notte fra martedì e ieri. A bruciare è stata, appunto, una Alfa Romeo di proprietà di un meccanico incensurato. Scattato l’allarme, sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del distaccamento di Canicattì e i carabinieri del nucleo Radiomobile della compagnia di Licata. Ai primi, idranti alla mano, è toccato il compito di circoscrivere e spegnere le fiamme, prima che provocassero ulteriori danni o si estendessero. I militari dell’Arma si sono invece occupati, quando l’incendio è stato domato, del sopralluogo di rito, alla ricerca di tracce e indizi per comprendere la natura del rogo. Non sono state, appunto, rinvenute tracce di liquido infiammabile, né taniche o bottiglie sospette. Per i militari dell’Arma, l’incendio è di “verosimile natura dolosa”.

L’attività investigativa, quale primo passo, s’è mossa alla ricerca di impianti di videosorveglianza pubblici o privati. Ma l’area dove la macchina era posteggiata e dove è scoppiato l’incendio non è risultata essere “coperta” da telecamere.

Il danno provocato al proprietario della macchina, un meccanico quarantaseienne di Campobello di Licata, è stato quantificato in mille euro e non è coperto da nessuna polizza assicurativa.

Come da procedura investigativa, i carabinieri – ascoltando il proprietario dell’autovettura – hanno chiesto se aveva avuto, di recente, dissidi o problemi con qualcuno. A quanto pare, non ha esternato sospetti. E’ stata avvisata la Procura della Repubblica di Agrigento che, con il suo sostituto di turno, ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Delle indagini si stanno occupando i carabinieri della stazione di Campobello di Licata, coordinati dalla compagnia di Licata.

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