"Finse d'essere alla guida dell'auto incidentata", chiesto giudizio per operatrice sanitaria
La donna è indagata di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa. L'Asp ha già deciso di costituirsi parte civile
Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio di una donna, una operatrice sanitaria, accusata di truffa e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. L'Asp di Agrigento, quale parte offesa, ha già deciso di costituirsi parte civile durante l'udienza dinanzi al gup.
Fra il 25 e il 30 ottobre del 2017, la donna ha dichiarato ai carabinieri della stazione di Campobello di Licata di essere stata coinvolta, quale conducente, in un incidente stradale. In realtà - stando agli accertamenti dei militari dell'Arma - l'auto è risultata essere guidata dalla figlia. L'operatrice sanitaria ha sostenuto d'aver riportato, proprio in quell'incidente, lesioni e i sanitari del presidio ospedaliero di Canicattì hanno refertato sette giorni di prognosi. Si è configurata dunque - secondo la Procura - la fattispecie di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Ma la donna è stata indagata anche per truffa: "con artifici e raggiri consistiti nel dichiarare di essere falsamente coinvolta nel sinistro stradale e di avere riportato lesioni personali, induceva in errore i sanitari dell'ospedale di Canicattì i quali le rilasciavano un referto medico con prognosi di 7 giorni e i funzionari dell'azienda sanitaria provinciale presso la quale la donna prestava servizio come operatrice sanitaria, in merito alla sussistenza dei requisiti legittimanti la concessione del congedo per malattia, provvedendo a versarle i relativi emolumenti, pari a 372 euro, procurandosi un corrispondente, ingiusto, profitto con pari danno per l'Asp, con l'aggravante di avere commesso il fatto ai danni di un ente pubblico". Fatto quest'ultimo commesso, scrive l'accusa, a Campobello di Licata in data successiva e prossima al 31 ottobre 2017.
L'Asp di Agrigento ha deciso di costituirsi parte civile "per tutelare le ragioni e gli interessi anche in ordine al risarcimento del danno subito e anche in relazione all'eventuale danno arrecato sotto ogni giuridico profilo". Il commissario straordinario dell'Asp ha già affidato l'incarico professionale ad un avvocato esterno.