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Cronaca Campobello di Licata

"La droga l'ho comprata io ma non la spaccio, mio padre non sa nulla": gip decide sulla convalida

Calogero Termini, 30 anni, arrestato nella notte fra martedì e mercoledì, tenta di scagionare il genitore

“La droga è mia, sono un tossicodipendente e ne ho sempre acquistata in grandi quantità”. Calogero Termini, 30 anni, arrestato nella notte fra martedì e mercoledì insieme al padre Salvatore, 64 anni, tenta di scagionare il genitore e si assume da solo la responsabilità del possesso, negando la finalità di spaccio.

Questa la tesi dei due indagati, difesi dagli avvocati Angela Porcello e Salvatore Manganello, nel corso dell’interrogatorio di convalida davanti al gip Alessandra Vella che, nelle prossime ore, deciderà se convalidare l’arresto, eseguito dai carabinieri, ed eventualmente quale misura applicare.

I carabinieri della stazione di Campobello di Licata, durante un blitz coordinato dal pubblico ministero Paola Vetro, che ha chiesto per entrambi la custodia cautelare in carcere, li hanno sorpresi in possesso di 617 grammi di cocaina, 5 grammi di marijuana, 12.540 euro in contanti e un assegno di tremila euro oltre che diversi bilancini di precisione. Durante la perquisizione, inoltre, è stato trovato un pizzino con nomi e cifre che probabilmente indicano acquirenti e debitori: una sorta di “libro mastro” che apre le porte a possibili nuovi spunti di indagine.

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