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Cronaca Campobello di Licata

"Aveva un'arma e munizioni illegali", ai domiciliari il cugino del boss Falsone

L'arresto dei carabinieri non è stato convalidato, il Gip ha però disposto la misura cautelare

L'arresto non è stato convalidato. Pare che gli atti siano arrivati oltre le 48 ore. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha però applicato a Giuseppe Puleri, 39 anni, di Campobello di Licata, la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. 

Detenzione illecita di arma e munizioni, il cugino di Falsone davanti al Gip 

Puleri - cugino del boss Giuseppe Falsone - era stato arrestato, nei giorni scorsi, dai carabinieri della stazione di Campobello di Licata. Durante una perquisizione nella sua abitazione di contrada Fondachello, i militari dell'Arma hanno trovato e sequestrato un revolver di fabbricazione americana, calibro 357 magnum, con matricola abrasa, carica di 6 cartucce calibro 38 special. Per l'ipotesi di reato di detenzione illegale di arma e munizioni, nonché per l’ipotesi di reato di ricettazione era scattato l'arresto in flagranza di reato e il trentanovenne era stato portato al carcere di Agrigento. Questa mattina, durante l'interrogatorio di convalida, Puleri - difeso dall'avvocato Angela Porcello - si è giustificato dicendo di avere acquistato l'arma per difendere la propria famiglia abitando in una zona isolata.

Dalla perquisizione èsaltato fuori anche un "frequenzimetro": un oggetto che impedisce ai telefoni cellulari di ricevere o trasmettere onde radio e dunque in grado di impedire il corretto funzionamento dei sistemi Gps. 

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