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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Campobello di Licata

Tangenti al Comune di Campobello, raffica di costituzioni di parte civile

I due imprenditori vessati, il Municipio e un'associazione antiracket pronti a chiedere i danni all'ex dirigente Giuseppe Nigro

I due imprenditori che sarebbero stati costretti a pagare la tangente, l’associazione antiracket Fai di Gela e il Comune di Campobello. Raffica di parti civili al processo nei confronti di Giuseppe Nigro, 48 anni, dirigente dell’ufficio Ambiente del Municipio, accusato di concussione per avere preteso una tangente da due imprenditori che stavano eseguendo alcuni lavori con l’ente. Nelle scorse settimane Francesco La Mendola, 48 anni, il funzionario che materialmente, secondo quanto è stato immortalato nelle immagini, avrebbe riscosso la tangente, ha patteggiato due anni e otto mesi di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici. 

Nigro, invece, difeso dall’avvocato Salvatore Manganello, ha scelto la strategia processuale del giudizio abbreviato e ieri, dopo un primo passaggio a vuoto per alcuni problemi nelle notifiche, è iniziato il processo davanti al gup Francesco Provenzano. I due imprenditori, titolari della Omnia, che stavano smaltendo dei rifiuti speciali per conto del Comune e sarebbero stati costretti a pagare una mazzetta di 3 mila euro per continuare a lavorare con l'ente, erano pronti a costituirsi parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Barba che assisterà anche l’impresa. L’associazione antiracket Fai di Gela ha chiesto, invece, di costituirsi con l’assistenza dell’avvocato Gaetano Caponnetti. La Mendola, dipendente dell'ufficio Ambiente, era stato arrestato in flagranza di reato dopo avere intascato una mazzetta di 3 mila euro da uno dei responsabili dell'impresa "Omnia".

Si torna in aula il 26 aprile, il gup deciderà se ammettere le parti civili.

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