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Mercoledì, 7 Giugno 2023
La requisitoria / Cammarata

Smaltimento illecito di carcasse al Comune? Il pm: "Reati prescritti"

Il magistrato della procura chiede l'assoluzione per il dirigente dell'Ufficio tecnico, il decorso del tempo ha cancellato le altre accuse a carico dei tre responsabili delle imprese

Rifiuti speciali di origine animale smaltiti da una ditta che non ne possedeva i requisiti? Il pm, a conclusione della requisitoria, chiede l'assoluzione del dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Cammarata, Giuseppe La Greca, 58 anni e una sentenza di non doversi procedere per avvenuta prescrizione dei reati per i tre responsabili delle imprese che eseguirono i lavori: Maria Felicia Urso, 63 anni, di Palermo, amministratrice della ditta Pan. Gea. Srl; Calogero Traina, 68 anni, di Cammarata, amministratore dell’omonima ditta Traina Srl e Antonio Lombardo, 44 anni, di Favara, amministratore della ditta An.Sa. Ambiente.

Il primo risponde dell’accusa di abuso di ufficio, tutti sono imputati di violazione della normativa in materia di tutela del territorio e dell’ambiente. I fatti al centro della vicenda risalgono all’aprile del 2016. L’inchiesta che ha fatto finire a processo i quattro imputati (difesi dagli avvocati Giuseppe Scozzari, Giuseppe Barba, Maria Giambra, Giovanni Rizzuti e Marcello Montalbano) scaturisce dalle denunce di un imprenditore che sarebbe stato escluso dall’affidamento di una piccola commessa che consisteva nel prelievo, nel trasporto e nello smaltimento di alcune carcasse di animali in contrada Bocca di Capra. 

La Greca è accusato di abuso di ufficio perché ha affidato il servizio alla ditta Traina che, sostiene l’accusa, sarebbe stata priva dei requisiti. In questo modo avrebbe ottenuto un ingiusto vantaggio consistente nel pagamento da parte del Comune di una fattura di circa 1.000 euro. Accuse, secondo il pm Paola Vetro, che non sono state provate durante il dibattimento.

Tutti sono accusati di avere violato la normativa ambientale e, in particolare, La Greca avrebbe coinvolto tre ditte che avrebbero eseguito le operazioni, effettuando un’attività di gestione di rifiuti speciali in mancanza – sostiene l’accusa – delle necessarie autorizzazioni. La ditta Traina, in particolare, si sarebbe occupata del prelievo delle carcasse, Lombardo eseguì il trasporto e Urso fu il destinatario finale del carico. A Urso, inoltre, viene contestato di avere realizzato una discarica abusiva non avendo avuto l’autorizzazione al trattamento. 
 

Il 14 luglio, dopo le eventuali repliche, i giudici della prima sezione penale emetteranno la sentenza. 

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