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Cronaca Camastra

"Sequestrata per costringerla a fare sesso? Macchè, le ho solo chiesto droga"

Enzo Cangemi, 50 anni, si difende davanti ai giudici: "Sapevo che consumava hashish e volevo informarmi se c'era qualcuno in zona che lo vendesse, per questo l'ho fatta salire in auto"

“Faccio uso di stupefacenti da tempo, ho incontrato la ragazza e le ho chiesto di salire sulla mia auto per chiederle se c’era qualcuno in giro che potesse vendermi dell’hashish. Perché l’ho chiesto a lei? Perché notoriamente acquistava droga. È stato questo il motivo, non ho praticato nessuna violenza nei suoi confronti”. 

"Sequestrò diciassettenne per costringerla a fare sesso", il racconto del padre della vittima

Il processo è quello a carico di Enzo Cangemi, 50 anni, di Camastra, imputato di tentata violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni. L’imputato, difeso dall’avvocato Angela Porcello, questa mattina è stato interrogato e ha dato la sua versione dei fatti che è in netto contrasto con quella della vittima dalle cui denunce è scaturito il processo. L’episodio al centro del dibattimento, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara, sarebbe accaduto il 27 dicembre del 2016.

Cangemi avrebbe adescato una ragazzina, all'epoca diciassettenne, convincendola a salire sull’auto, forse, con il pretesto di chiederle il numero di telefono del padre. L’obiettivo di Cangemi sarebbe stato quello di avere un rapporto sessuale orale con la ragazzina e per questo le avrebbe impedito di scendere dall’auto e avrebbe cercato di abbassarle la testa all’altezza delle sua zona pubica cercando di abbassarsi la cerniera dei pantaloni e stringendole con violenza un polso per evitare che potesse reagire. L’opposizione della ragazza, che riuscì a colpirlo con uno schiaffo, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, impedì il peggio.

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