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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Ha violato le prescrizioni", la Procura chiede il carcere per Arnone

Secondo il capo dei pm, Luigi Patronaggio, avrebbe usato profili social e inviato mail. La difesa di Vittorio Sgarbi: "Ha perso la serenità, chiederò invio degli ispettori"

Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha chiesto la revoca dell'affidamento in prova ai servizi sociali per l'avvocato Giuseppe Arnone, ex presidente regionale di Legambiente, più volte candidato a sindaco e a deputato. Secondo il capo dei pm agrigentini avrebbe violato le prescrizioni imposte dal tribunale di Sorveglianza che, sei mesi fa, gli ha concesso di espiare una condanna a sedici mesi di reclusione per calunnia con la misura alternativa alla detenzione dettando, però, una serie di prescrizioni. Fra queste, quella di non inviare email e utilizzare i social.

"Arnone - scrive Patronaggio al magistrato di sorveglianza - ha ripreso la sua attività diffamatoria celandosi dietro nuovi profili e usando lo schermo della collega di studio".

Vittorio Sgarbi attacca Patronaggio e lo difende: "Lo scorso 17 settembre, durante la trasmissione “Quarta Repubblica”, avevo dato notizia della presentazione di una serie di esposti, a firma dell’avvocato Giuseppe Arnone. Tre giorni dopo Patronaggio, senza alcuna riserva per l’evidente conflitto d’interesse essendo lui stesso coinvolto, ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza la revoca dell’affidamento ai servizi sociali dello stesso Arnone".

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