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Cronaca

"Business dei migranti, organizzazioni criminali ricche e potenti"

Lo dice il sostituto procuratore Salvatore Vella che aggiunge: "Barche affidate a gente che non ha mai visto il mare in vita propria"

"Le organizzazioni, oggi, acquistano queste imbarcazioni che fanno un solo viaggio. In realtà non sono neanche in grado di arrivare in Sicilia. Si fermano a poche miglia, 15-20 miglia, dalla Libia. Sono viaggi low cost. Cioè chi paga il viaggio lo paga ad un prezzo non molto alto, orientativamente intorno mille euro. I prezzi variano a seconda della posizione nella barca, a seconda del periodo, varia a seconda di quante persone ci sono all'interno della barca. Sono low cost perché spendi di meno e rischi seriamente la vita. Questo i trafficanti lo sanno. I trasportati, cioè i migranti, non lo sanno". Lo ha detto il sostituto procuratore Salvatore Vella intervistato dalla giornalista norvegese Ingeborg Eliassen.  

"Queste modalità di viaggi hanno avuto una impennata dopo la prima strage di Lampedusa, quella dell'ottobre del 2013, che causò più di 300 morti. A quel punto c'è stata una scelta: evitare che succedessero queste stragi ed intervenire in soccorso delle imbarcazioni che richiedevano l'aiuto delle Guardie costiere europee, per la maggior parte sono interventi della Guardia costiera italiana, anche in acque internazionali. Quindi - spiega Vella - abbiamo spostato in avanti la linea dei soccorsi.

Chi conduce l'imbarcazione, non è necessario che sia un uomo di fiducia dell'organizzazione. E' gente normale, o tunisini, egiziani, qualche libico, che nella vita guadagnano 200 euro euro all'anno facendo gli operai i pescatori. Gente che in un unico viaggio guadagna, pagata dall'organizzazione, cifre intorno ai tre mila euro, dunque una cifra importante. Oppure, migranti ai quali l'organizzazione propone di guidare una barca non pagando il biglietto. Quindi risparmiando mille euro. In alcuni casi, e sono fatti che abbiamo registrato, questi migranti sono persone che non avevano mai visto il mare nella loro vita. L'organizzazione, una notte prima o due notti prima, gli spiega sottocosta come si conduce un barcone di 20 metri, senza nessuno a bordo, gli da le dritte su come funziona il timone, e l'indomani mattina carica questo barcone di 700 persone. E questa è la gente che attraversa il canale di Sicilia".

L'operazione "Sophia" non ha indebolito le organizzazioni criminali che si occupano del business dei migranti. Un business che Europol crede abbia fatturato tra i 3 ei 6 miliardi di euro nel 2015.

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"Queste operazioni militari che durano da più di un anno, in realtà, non hanno inciso sulle capacità organizzative delle organizzazioni criminali. I numeri non sono calati, i viaggi continuano ad essere frequentissimi, abbiamo giornate in cui abbiamo venti partenze soltanto dalla Libia e il numero dei migranti non è sceso rispetto all'anno scorso. Quindi l'efficacia sulla lotta all'organizzazione criminale io la leggo nei numeri. Ed i numeri - è il sostituto Salvatore Vella a parlare - ci dicono che le organizzazioni criminali rimangono in piedi, con tutta la loro potenza".

"Abbiamo bisogno di interpreti professionisti. Mi trovo a fare indagini, indagini a margine delle quali mi trovo a chiedere pene molto alte, - spiega - dove ho 200 morti, dove ho donne che sono state bruciate vive dentro queste barche, dove ho bambini annegati in 10 centimetri d'acqua dentro un gommone. Tragedie vere. E non ho interpreti. Perché per fare delle indagini, io nomino interpreti di arabo che nella vita fanno le cameriere in un bar. L'ideale sarebbe, ad esempio, avere carabinieri e poliziotti figli, o che conoscono la cultura araba, di tunisini, marocchini, nigeriani. Servirebbe fare dei bandi di arruolamento per loro. 

Le famiglie mafiose nostre sono su questo territorio. Le organizzazioni criminali che noi dovremmo contrastare con questo tipo di indagini, in realtà, è in Nord Africa e si trova in territori con i quali non abbiamo alcuna collaborazione. Oggi, in Libia, una delle due colonne economiche sarà, oltre al petrolio, sicuramente l'immigrazione clandestina che movimenta milioni di euro pagati in anticipo ed in contanti. Queste organizzazioni criminali hanno poi necessità di riciclare i proventi ed utilizzano canali internazionali. Hanno alcuni punti di riferimento sui territori europei. Bisognerebbe avere delle informazioni su questo aspetto che, certamente, non sanno i pesci piccoli, né ci raccontano i migranti che consegnano il pagamento del ticket in contanti all'omino sulla spiaggia. Quest'altro aspetto potrebbe portare allo scardinamento delle organizzazioni criminali. I lavoro di chi è sulla spiaggia finisce nel momento in cui la barca parte, hanno già incassato quello devono incassare e non gli interessa se i migranti sulla barca si salvano o meno. Il loro business l'hanno fatto già lì!".   

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