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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Naro

"Rapinarono e picchiarono un’anziana", arrestato uno dei responsabili: è un 20enne

L'uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è stato tradito da un'impronta digitale. Il romeno, residente a Canicattì, torna dietro le sbarre

Finisce in manette un 20enne residente a Canicattì, ma nato in Romania. L'uomo, Ungureanu Alexandru Ionut, è ritenuto responsabile di una efferta rapina in Villa. I carabinieri della stazione di Naro, supportati dalla sezione radiomobile della Compagnia di Canicattì, hanno arrestato, in esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal Gip del tribunale di Agrigento.

L'uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, è ritenuto responsabile di aver partecipato, insieme con altri complici, a un’efferata rapina avvenuta il 15 aprile 2018 in una villetta nelle campagne di Naro. I malviventi, all’epoca, si erano introdotti nell’abitazione mentre all’interno era presente la proprietaria, un’anziana signora che fu minacciata e malmenata in uno scenario che ricorda scene da film. Si dileguarono dopo aver rapinato la povera malcapitata, sottraendole anche l’auto.

IL VIDEO: Anziana picchiata durante una brutale rapina, arrestato il responsabile: è un 20enne

La donna, che aveva riportato serie ferite, era riuscita a chiamare i soccorsi e le forze dell’ordine ritrovando il suo cellulare che fortunatamente non era stato portato via dai rapinatori. I carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto, nel giro di pochi minuti, si misero sulle tracce dei malfattori, rinvenendo, dopo ore di ricerche, l’autovettura della signora, utilizzata dai rapinatori per scappare. Decisivi per le indagini, furono i rilievi tecnici effettuati, sulla vettura rinvenuta, dai carabinieri specializzati nelle indagini scientifiche ed in servizio al nucleo Investigativo di Agrigento.

Durante gli accertamenti svolti, i militari dell’Arma sono riusciti a esaltare una buona impronta digitale. Inviata al Ris di Messina, dopo gli accertamenti attraverso le banche dati, l’impronta era infatti risultata appartenere al romeno arrestato. Il rapinatore era stato rimesso in libertà per decorrenza dei termini dopo il suo arresto avvenuto lo scorso mese di luglio. Oggi, torna dietro le sbarre al carcere di Agrigento.

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