
Provincia regionale: Biondi incontra i responsabili degli stabilimenti balneari
Provincia regionale: Biondi incontra i responsabili degli stabilimenti balneari
L’incontro è servito ad affrontare tutta una serie di questioni che riguardano il settore
L’assessore al Turismo, Angelo Biondi, ha ricevuto i titolari degli stabilimenti balneari della costa agrigentina aderenti al Sindacato italiano balneari della Confcommercio. L’incontro, sollecitato dai rappresentanti delle aziende turistico-balneari, è servito ad affrontare tutta una serie di questioni che riguardano il settore.
I rappresentanti delle strutture turistico-balneari, sono consapevoli che un’azione promossa da un Ente istituzionale sovracomunale, autorevole come la Provincia regionale di Agrigento, possa contribuire, in tempi rapidi, a risolvere la maggior parte dei problemi del settore. Per questo motivo hanno chiesto al presidente D’Orsi e all’assessore al Turismo Biondi, di farsi carico delle loro istanze.
Gaspare Bufalino, segretario provinciale del Sib, ha posto l’accento su tutta una serie di criticità, soprattutto di natura burocratica, che rischiano, se non affrontate con urgenza, di compromettere gli sforzi economici e professionali fin ora fatti dagli operatori di un settore ritenuto strategico per lo sviluppo turistico della Provincia e per l’economia dei Comuni litoranei. Fra tutte, il ritardo e in alcuni casi il totale silenzio dei Comuni litoranei sull’argomento Pudm (piani di utilizzo del demanio marittimo). Durante l’incontro, infatti, è stato ricordato come, con il decreto assessoriale del 4 luglio 2011, la Regione siciliana ha emanato le linee guida per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo dando ai Comuni il termine di 180 giorni per la loro redazione.
“La mancata presentazione dei Pudm – hanno dichiarato gli imprenditori balneari – ci danneggia sensibilmente data la precarietà delle concessioni che impedisce una certa e serena programmazione degli investimenti fatti o da programmare. Lo strumento del Pudm, infatti, consentirebbe di pianificare e regolamentare in maniera organica ed uniforme l'intero comparto”.