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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bilancio, il "buco" è di quasi 5 milioni di euro: è corsa contro il tempo

Tra mancati incassi e uscite impreviste è questo l'importo del disavanzo che riguarda al momento lo strumento finanziario di Agrigento per il previsionale 2019. Entro il 21 giugno bisogna trovare una soluzione

Mancano oltre 4 milioni e ottocentomila euro per rimettere in linea il bilancio del Comune di Agrigento, e c’è solo fino al 21 di giugno per trovare una soluzione che sia alternativa al temuto piano di riequilibrio finanziario che, ad oggi, potrebbe spalancare le porte del dissesto finanziario.

"Il bilancio 2019 non è in equilibrio": il dirigente finanziario lancia l'allarme

Sono giorni febbrili al Comune di Agrigento dopo che, la scorsa settimana, il dirigente finanziario aveva ravvisato la presenza di condizioni di  disequilibrio dell’Ente per l’esercizio del 2019, individuando un “buco” tra minori entrate e uscite impreviste, appunto di quasi 5 milioni. Una somma destinata a crescere, tra l'altro, dato che, per esempio, non sono contemplate sentenze negative come quella da qualche milione di euro (forse addirittura tre) che riguarda l'indenizzo per un esproprio non condotto nel modo corretto alcuni decenni fa. Un disavanzo che, precisa l’assessore al Bilancio Nello Hamel, dipende da “cause esogene, esterne alla gestione” finanziaria dell’Ente, per quanto questa, si ricorderà, è stata più volte oggetto di pesanti rilievi da parte di revisori e Corte dei conti.

Troppi bilanci in arretrato, è corsa contro il tempo per salvare i trasferimenti

ll riferimento è al cambiamento di normativa rispetto all'uso di alcune partite (ad  esempio le somme incassate con l'Imu, comunque molto ridotte) ma anche a importi che il Comune contava di incassare e che non è riuscito a portare a casa, come ad esempio il contributo del Ministero dell'Interno per le cooperative per i minori non accompagnati.

Michele Sodano (M5S): "Preoccupato dalla situazione del comune"

Adesso gli uffici dovranno trovare una strada entro il 21 giugno prossimo: se l'equilibrio non sarà raggiunto (o quantomeno non si individuerà chiaramente un modo per tracciare anche un percorso di fuoriuscita dalla situazione di criticità), il Comune dovrà, attraverso il Consiglio comunale puntare probabilmente sul riequilibrio pluriennale, strumento oggi rischioso perché bastarebbe una bocciatura da parte del Ministero dell'Interno, a cui va sottoposto, per portare direttamente l'ente al dissesto

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