Vivibilità urbana: Bene ad Agrigento, ma non troppo
La città dei templi risulta al 32esimo posto tra i piccoli siti urbani
Stilate le graduatorie definitive sulle città italiane capoluogo, secondo la diciottesima edizione dell’annuale monitoraggio sull’ecosistema urbano condotto da Legambiente e Ambiente Italia.
Il punteggio finale riportato dal quotidiano “Il Sole 24 ore” relativo all’indagine sullo stato di salute degli agglomerati urbani, ha visto purtroppo le città del Meridione agli ultimi posti della classifica articolata in città grandi, medie e piccole, tra le quali, però, Agrigento, inserita nel gruppo dei siti urbani piccoli (meno di 80mila abitanti) si colloca in una buona posizione centrale della graduatoria (32esimo posto), distanziandosi considerevolmente anche da Trapani, Enna, Caltanissetta, Siracusa e Catania in coda alla classifica.
L’indagine sull’ecosistema urbano si articola su più fronti di monitoraggio: dall’aria ai trasporti, dall’acqua al verde pubblico, dai rifiuti all’energia ed alla viabilità urbana, avendo anche attenzione all’intervento sul territorio e alla capacità di risposta dell’amministrazione locale.
La città di Agrigento, pur non riuscendo a superare il centro della classifica, tuttavia per alcuni indicatori sull’ecosostenibilità, primeggia rispetto anche ad alcune virtuose città del nord: zero rischio ozono, scarse emissioni pericolose, consumi idrici domestici molto contenuti, molto verde fruibile in zona urbana.