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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Il crac da 50 milioni di euro dei supermercati, il processo riparte dopo mille passaggi a vuoto

E' stato individuato un collegio davanti al quale si dovrà celebrare il dibattimento a carico di 19 professionisti e funzionari di banca accusati di avere provocato il dissesto: la difesa solleva una serie di eccezioni preliminari

La difesa chiede di dichiarare inutilizzabili alcuni atti che non sarebbero stati tempestivamente inseriti nel fascicolo e sarebbero viziati da varie irregolarità procedurali.

E' ripartito, dopo oltre un anno di stop dovuto alle difficoltà nel comporre un collegio giudicante, il processo a carico di 19 professionisti, fra componenti del collegio sindacale, liquidatori, consiglieri di amministrazione e funzionari di banca, accusati di avere provocato il dissesto del gruppo Burgio con omissioni e sottrazione dei beni. 

L'imprenditore Giuseppe Burgio, morto lo scorso giugno, in questo troncone processuale era accusato di avere sottratto all'erario una somma di circa mezzo milione di euro, dopo essere stato condannato a 6 anni per l'accusa di avere svuotato le imprese del gruppo, che operavano nel settore della distribuzione alimentare, facendo sparire circa 50 milioni di euro col classico sistema della bancarotta: i beni, in sostanza, transitavano, secondo l'accusa, da un'azienda all'altra con operazioni illegittime. 

In un secondo filone investigativo sono finiti a processo 19 fra consiglieri di amministrazione delle società del gruppo (fra cui Ingross, Ho.Pa.F, Cda, Gestal) componenti del collegio sindacale e dirigenti di Unicredit. 

Il nuovo collegio di giudici presieduto da Alessandro Quattrocchi, dopo le eccezioni sollevate dalla difesa, ha aggiornato l'udienza al 20 luglio per sciogliere la riserva. 

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