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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Avvocatessa denunciò organizzazione criminale messa in piedi per perseguitarla, gip archivia inchiesta

Giornalisti, colleghi e persino il patron di Mediaset Piersilvio Berlusconi erano stati denunciati per associazione a delinquere stalking, diffamazione e altro. La Procura e il giudice ritengono infondate anche le accuse contenute in questo stralcio dell'indagine: "C'era l'oggettiva esigenza di informazione pubblica"

"La notizia di reato è infondata". Il gip del tribunale di Agrigento, Luisa Turco, ha archiviato anche il secondo stralcio di indagine avviata dalle denunce dell'avvocato Francesca Picone che, con diverse querele, confluite in svariati procedimenti, aveva denunciato l'esistenza di "un'organizzazione criminale artatamente precostituita" al fine di screditarla e diffamarla.

Il giudice - pronunciandosi sull'opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dall'avvocato Alfonso Tuttolomondo, legale della professionista - ha ritenuto infondate le accuse di associazione a delinquere, stalking e diffamazione mosse nei confronti di quattordici fra avvocati, un giornalista, altri professionisti e persino il patron di Mediaset Piersilvio Berlusconi.

L'avvocato Picone, imputata in appello per le accuse di estorsione e tentata estorsione ai danni dei familiari di alcuni clienti disabili del suo studio legale, a partire dal 2016, aveva presentato diverse querele in seguito alla pubblicazione di notizie giornalistiche relative alla sua vicenda giudiziaria nonchè di commenti sui social network da parte di suoi colleghi e altri utenti.

Secondo il legale, nei suoi confronti, vi era un complotto. "Un'organizzazione criminale artatamente costituita per screditare e perseguitare". Al vertice dell'associazione a delinquere, secondo la sua versione, vi sarebbe stato l'avvocato Giuseppe Arnone, con cui è, da anni, in contrasto per la vicenda che ha portato alla sua condanna a 4 anni, in primo grado, per estorsione e tentata estorsione.

La posizione di Arnone e quella di altri sette - fra cui avvocati e giornalisti, iscritti nel registro degli indagati dopo la sua querela per una lunga serie di reati fra cui, l'associazione a delinquere, lo stalking, l'abuso di ufficio, la rivelazione di segreto di ufficio e tanto altro - è stata archiviata, su richiesta degli stessi pm Alessandra Russo e Simona Faga, senza la sua opposizione, nel 2018. Alcuni di loro hanno presentato da tempo anche una querela per calunnia.

Altre accuse - che vedevano coinvolto lo stesso Arnone (la cui posizione, per questi fatti, è stata separata), altri avvocati, persone a loro vicine, un giornalista e persino Piersilvio Berlusconi, patron di Mediaset, tirato in ballo per il contenuto di due servizi televisivi andati in onda, nel 2016, nel corso della trasmissione "Le iene" - sono confluite in uno stralcio autonomo del procedimento, a carico di quattordici persone, che nelle scorse ore è stato archiviato su richiesta della Procura, malgrado l'opposizione dell'avvocatessa.

Il gip, dopo avere sentito in udienza anche il pm e i difensori (fra gli altri gli avvocati Daniela Principato, Barbara Garascia, Stefano Toniolo, Fabio Inglima Modica, Angelo Benvenuto e Alfonso Neri) ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta.

"I commenti alla vicenda giudiziaria della Picone - scrive il giudice -, pur creandole disagio in conseguenza della situazione personale e giudiziale che l’ha coinvolta, nonché per i toni accesi talvolta utilizzati, sono certamente connotati dall’oggettiva esigenza di informazione pubblica, rispetto a fatti socialmente rilevanti, della cui esistenza storica non può dubitarsi".

Con riferimento all'ipotizzata esistenza di un'associazione a delinquere aggiunge: "Non sono emersi elementi idonei a ritenere che gli stessi abbiano agito in virtù di un accordo tra loro".

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