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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Controlli / Licata

Aveva messo in vendita 138 chili di prodotti ittici andati a male, venditore ambulante nei guai

Tutto il pescato, posto appunto in vendita, è stato sequestrato e avviato alla distruzione poiché non ritenuto, da parte dei funzionari dell’Asp, commestibile

Sull’autocarro, posti in vendita a passanti e clienti abituali, aveva 138 chili di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione. Un quarantenne di Licata è stato denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Agrigento. Dovrà rispondere, adesso, dell’ipotesi di reato di detenzione per il commercio ambulante di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione.

Tutto il pescato, posto appunto in vendita, è stato sequestrato e avviato alla distruzione poiché non ritenuto, da parte dei funzionari dell’Asp, commestibile. Ad effettuare, nei giorni scorsi, un controllo sui commercianti ambulanti presenti in vari punti di Licata sono stati i carabinieri della stazione, assieme a quelli del Nas di Palermo. Controllato anche il venditore ambulante che, con il suo autocarro, era piazzato in corso Roma, i carabinieri – specie quelli del Nas appunto – ci hanno messo veramente poco a subodorare che c’era qualcosa che non andava nei prodotti ittici posti in vendita. E’ stato naturalmente chiamato, a supporto, anche il personale dell’azienda sanitaria provinciale che ha accertato che quei 138 chili erano in cattivo stato di conservazione. Tutti prodotti ittici che sono stati, di fatto e immediatamente, avviati alla distruzione. E’ stata, inevitabilmente, subito informata la Procura della Repubblica e a carico del quarantenne licatese è stata formalizzata una denuncia in stato di libertà. Quanto avvenuto negli ultimi giorni a Licata non è affatto una novità perché i carabinieri – coordinati dal capitano Augusto Petrocchi – già in passato si sono occupati di controllare i venditori ambulanti, venditori di frutta e verdura soprattutto, che si piazzano in ogni angolo del centro storico di Licata.

Verifiche ed ispezioni del genere, anche con i militari del Nas, proseguiranno anche nei prossimi giorni e settimane. C’è necessità, del resto, di garantire la salute pubblica, oltre che la piena legalità.

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