Aumento delle tariffe Taxi. Ne ha discusso il consiglio comunale che, però, su proposta di cinque consiglieri ha deciso di rinviare la proposta di deliberazione alla prima commissione.

A presentare la proposta, visto che le precedenti tariffe erano state approvate all'inizio di febbraio del 2015, è stato il dirigente delle Attività produttive Antonio Insalaco che ha legittimato la proposta di aumento a causa "dell'aumento del costo della benzina e del gasolio". A sollevare uno dei primi ostacoli è stato il consigliere Gerlando Gibilaro. Legittimo l'interrogativo: "E' stata sentita l'associazione dei tassisti?". Ma Gibilaro ha chiesto anche se fosse stato fatto o meno un confronto con altre città come Trapani, Palermo, Catania. 

La discussione è sembrava diventare incandescende quando lo stesso consigliere Gibilaro ha sollevato un altro dubbio: "Ad interpretazione letterale, io leggo: Agrigento-Aeroporto di Palermo, 140 euro. Agrigento-Aeroporto di Catania, 185 euro". E lo stesso Gibilaro ha rievocato un intervento fatto, nel 2014, dal consigliere Sollano: "Mi ricordo - ha detto Gibilaro - che allora il consigliere Sollano disse: 'Ma vi rendete conto che se un milanese prenota, da computer, un volo Milano Linate-Catania Fontanarossa o Palermo possibilmente trova un biglietto con 35 o 40 euro". Mentre per andata e ritorno da Agrigento a Palermo o Catania si arriverebbe a 370 euro. 

Il dirigente Insalaco ha chiarito che, per Palermo, andata e ritorno, sono 140 euro perché il taxi poi torna vuoto da Palermo.

Almeno per il momento però, e per i prossimi 30 giorni, non se ne farà nulla dell'aumento delle tariffe taxi perché appunto è stato chiesto ed ottenuto il rinvio della proposta alla prima commissione. E' però accertato, durante la discussione, che non è stata ancora sentita l'associazione dei tassisti.