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Cronaca

Concessioni edilizie e tangenti, intrecci tra massoneria e mafia: il racconto choc del pentito Tuzzolino

Si è svolta all'aula bunker del carcere Petrusa l'audizione del collaboratore di giustizia. E' emerso anche che l'indagine è estesa ad altre province siciliane: documenti sono stati trasmessi alla Procura di Trapani, altri sono stati sequestrati a Palermo

LA DIRETTA

16,13 - Tuzzolino: "Fui io a presentare il boss Carmelo Vetro in massoneria. Attorno al 2008, se non ricordo male".

15,40 - E' il turno delle domande dell'avvocato Valenza, che prima è stato riconosciuto in foto da Tuzzolino come "fratello massone". Il legale Valenza: "Ieri è stato sentito dai finanzieri? Le hanno mostrato di nuovo le foto?". Tuzzolino: "No, si è parlato di altro e non posso dire di cosa. Valenza: "Lei dice di conoscermi". Tuzzolino: "Ci siamo visti decine di volte avvocato, abbiamo fatto cene e pranzi massonici assieme". Valenza: "Mi spieghi come mai, allora, il 14 febbraio, quando è stato sentito dai Pm, nell'album non mi ha riconosciuto. Qualcuno ieri le ha rinfrescato la memoria?". Tuzzolino: "Avvocato, aveva gli occhiali da sole ed aveva cinque chili in meno. Devo dire che era meglio prima". L'avvocato Valenza sottolinea "imprecisioni su date e circostanze".    

15,16 - Riprende l'udienza. E' il turno delle domande dell'avvocato Giuseppe Lauricella, difensore di Giancone. Interrogato sul punto, il pentito torna a parlare delle regole massoniche: "Un profano non deve mai entrare in un tempio, al massimo può essere ammesso ad uno schiticchio. Smettiamola di parlare di massoneria in termini leciti. Che senso ha per una persona perbene entrare in massoneria? E' un'associazione segreta dove si entra per interessi personali. Quante querele per calunnia ho ricevuto? Ho perso il contro".

14,37 - Sospensione di 15 minuti. 

14,23 - Tuzzolino, dopo una serie di domande sui tempi e sulle date degli incontri, dice: "Nel corso del primo incontro, De Rubeis chiese una tangente. Baldo prese i soldi dalla cassaforte e gli diede 10 mila euro. De Rubeis ne chiese altri 10 mila, ma disse che non sarebbe più venuto a queste riunioni tecniche perché si annoiava. I soldi li avrebbe riscossi tramite Sandro Orlando".

14,11 - L'avvocato Miceli gli chiede: "Lei poco fa ha detto che ebbe un incontro con De Rubeis subito dopo la sua elezione. Ai Pm un mese fa ha detto che lo incontrò nel 2010. Ci sono due anni di differenza". Tuzzolino: "Avrò fatto confusione sulle date".  

13,49 - Iniziano le domande della difesa. Avvocato Miceli, difensore di De Rubeis: "Ci spieghi meglio questi passaggi del mancato accordo per l'ufficio tecnico di Lampedusa". Tuzzolino: "Per questa vicenda ebbi anche un contrasto con Politecnica. Non vollero pagarmi la parcella da 12.000 euro. Portai il contratto all'avvocato Neri perché non mi volevano pagare. Gli diedi incarico di procedere per le vie legali, ma poi lasciai perdere".

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