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Le reazioni / Ribera

Atti vandalici in pieno centro, lo sdegno del sindaco: “Gesto gravissimo che offende tutta la comunità”

L’obiettivo dei balordi è stato un simbolo religioso, con l’aggravante che il fatto è avvenuto in concomitanza con la festività di Ognissanti e con la commemorazione dei defunti

“Le immagini dell’atto vandalico avvenuto in piazza Sant’Antonino, simbolo delle nostre radici e della storia del nostro paese, lasciano sgomenti e sconfortati”: sono la parole, cariche di rabbia, pronunciate dal sindaco di Ribera Matteo Ruvolo dopo gli atti vandalici messi a segno nella città delle arance e denunciati, con un forte appello rivolto alla cittadinanza nel riappropriarsi e difendere il territorio, dal sacerdote don Antonio Nuara.

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”Da primo cittadino - aggiunge Ruvolo - rappresento il senso di sdegno e di profonda condanna del gravissimo gesto, che è di tutta la città di Ribera: l’offesa subita dalla nostra comunità è ancora più grave, considerato che ad essere colpiti sono stati dei simboli religiosi, e per giunta nell’imminenza delle festività di tutti i santi e dei cari defunti, festività e tradizioni da noi sempre sentite con grande raccoglimento e partecipazione.

Da rappresentante delle istituzioni prima di tutto auspico che gli autori vengano quanto prima identificati e puniti in modo esemplare. Ma sento purtroppo anche il dovere di rimarcare che, pur essendo la stragrande maggioranza dei riberesi totalmente estranea e lontanissima da quanto accaduto, assistiamo con grande preoccupazione alla deriva di valori sempre maggiore, in special modo nei più giovani. Ed in tale contesto, è più facile arrivare a situazioni di disagio morale e sociale che possono giungere a comportamenti estremi ed inqualificabili come quello accaduto in piazza Sant’Antonino.

Tutti noi abbiamo quindi il dovere di dare un contributo ed impegnarci per invertire la rotta, per favorire la rinascita culturale, morale e sociale della nostra comunità, ognuno nel rispetto del proprio ruolo e compiti: lo dobbiamo prima di tutto alle nostre famiglie ed alle future generazioni“.

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