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Cronaca

"Comprano merce per 200 mila euro e non la pagano", condannati due imprenditori

Secondo il giudice avrebbero fatto finta di saldare il debito con due ditte fornitrici con assegni protestati e scoperti

Assegni scoperti o protestati come espediente per non pagare la merce. L’importo del presunto raggiro ammonta a oltre 200 mila euro.

Il giudice Antonio Genna ha condannato a otto mesi di reclusione ciascuno gli imprenditori Gaetano e Gioachino Sferrazza, padre e figlio di 75 e 51 anni. I due imputati, che da tanti anni gestiscono punti vendita sparsi per la città e non solo, nel 2012 sono stati denunciati dai responsabili di due imprese, una delle quali al processo si è costituita parte civile.

Gaetano e Gioachino Sferrazza – il primo rappresentante legale e il secondo rappresentante commerciale di una ditta che vende giocattoli – avrebbero acquistato della merce da due società senza corrispondere alcun pagamento. I contratti, in un primo momento, sarebbero stati regolarmente adempiuti. In seguito, invece, avrebbero effettuato nuove forniture pagando con assegni post datati e protestati per mancanza di fondi.

In questo modo, sostiene l’accusa, avrebbero in seguito ricevuto la merce senza pagare 108 mila euro all'impresa Di Leonforte Antonino e quasi 94 mila euro alla “Star spa”. “L’istruttoria del processo – ha detto questa mattina il pm Roberto Gambina durante la requisitoria – ha provato la loro responsabilità sotto tutti i profili”. “Non c’è stato alcun raggiro, – aveva replicato il difensore, l’avvocato Daniela Posante – siamo in presenza, nella peggiore delle ipotesi di un inadempimento di natura civilistica che nulla c’entra col penale". 

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