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Tribunale

"Causata invalidità permanente a neonato", l'Asp condannata a quasi 2 milioni di risarcimento ricorre in Cassazione

Un'emorragia celebrale gli ha provocato un ritardo nello sviluppo neuromotorio e un danno biologico invalidante

I medici con una condotta "imprudente e imperita" avrebbero causato gravissimi danni fisici ad un neonato, rendendolo invalido in modo permanente al 100%: Asp condannata in primo e secondo grado a pagare oltre 2 milioni di euro ricorre in Cassazione.

La vicenda risale al lontano 2007: in non meglio precisato reparto di Ginecologia e Ostetricia delle strutture dell'Azienda sanitaria provinciale (come già avvenuto in passato, tutto è stato omissato dalla stessa Asp, persino il nome dell'ospedale) un neonato verosimilmente in occasione della nascita avrebbe riportato una "lesione celebrare dovuta ad una emorragia registrata nell'emisfero destro" che gli ha causato un ritardo nello sviluppo neuromotorio e un danno biologico invalidante del 100%.

Un danno permanente, ovviamente, che condizionerà la sua vita per sempre. Per questo i genitori avanzarono una richiesta di risarcimento di 3 milioni di euro che è stata parzialmente accolta in primo e secondo grado, con i giudici che hanno quantificato il risarcimento in poco più di un milione e ottocentomila euro.

L'Azienda sanitaria, tuttavia, ritiene corretto l'operato dei suoi sanitari, e ha disposto il ricorso in Cassazione attraverso un proprio legale.

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