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Martedì, 23 Aprile 2024

Armi e munizioni sequestrate a Raffadali saranno inviate al Ris per le analisi balistiche

Sulle pistole e i fucili saranno effettuate le verifiche di laboratorio per stabilire, laddove possibile, provenienza ed eventuale impiego in eventi criminosi

“Le indagini nascono dai normali controlli del territorio effettuati dai militari della stazione e in questo caso su un soggetto già colpito dal divieto di detenzione di armi.  La provenienza del materiale sequestrato al momento non può essere stabilita perché le armi non risultano censite e in due casi ci sono anche le matricole abrase e sono state modificate nel loro funzionamento per aumentarne la potenza. Saranno eseguiti ulteriori accertamenti tramite i Ris di Messina per verificarne la provenienza e se sono state utilizzate in eventi criminosi”.

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Così dai microfoni di AgrigentoNotizie ha parlato il maresciallo capo Armando Manzo, comandante della stazione dei carabinieri di Raffadali a margine della conferenza per illustrare i dettagli dell’operazione che ha portato all'arresto, in flagranza di reato, di un muratore 43enne trovato in possesso di  un vero e proprio arsenale e di un considerevole quantitativo di sostanza stupefacente. I carabinieri della stazione di Raffadali hanno lavorato con il coordinamento del comandante della compagnia dell'Arma di Agrigento: il capitano Marco La Rovere. 

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