La consegna di cocaina bloccata dalla polizia, 30enne torna libero dopo quasi un anno
Angelo Infantino era stato arrestato dopo che due palermitani gli avevano appena dato una partita di droga che avrebbe fruttato circa 3.000 euro: il giudice gli applica l'obbligo di dimora
"Il decorso del tempo, circa un anno, senza violazioni della misura, fanno ritenere nettamente scemate le esigenze cautelari".
Con queste motivazioni, il giudice dell'udienza preliminare Francesco Provenzano, ha accolto la richiesta del difensore, l'avvocato Davide Casà, e ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell'obbligo di dimora nei confronti del trentunne Angelo Infantino.
Il gup ha disposto anche la prescrizione di non uscire dalla propria abitazione dalle 20 alle 7. Il suo arresto era stato eseguito il 27 maggio dell'anno scorso dai poliziotti della squadra mobile.
Insieme a lui furono bloccati due palermitani: Giampiero Capaci, 38 anni, e Giuseppe Giappone, 28 anni. I tre arrestati sono stati bloccati dopo la consegna della droga, fatta dai palermitani all'agrigentino, che avrebbe fruttato circa 3mila euro. Infantino ha sostenuto di avere acquistato la droga per uso personale mentre Capaci, pregiudicato come Infantino, ha cercato di scagionare Giappone dicendo che era all'oscuro di tutto e che si trovava con lui per caso in quanto gli aveva chiesto un passaggio per recuperare un'auto in panne a Catania.